Alluvione in Calabria, appello ai volontari: c'è bisogno dell'aiuto di tutti
COSENZA. Per gestire la prima emergenza dell’alluvione che ha devastato le cittadine di Rossano e Corigliano e tutta l’area dell’Alto Ionio cosentino, sono stati attivati due centri di raccolta e accoglienza, nei due palazzetti dello sport di Viale Sant’Angelo e via Candiano di Rossano. Sempre negli uffici del commissariato rossanese si è insediata l’unità di crisi presieduta dal prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao con il sindaco Giuseppe Antoniotti; al fianco del prefetto anche il governatore della Calabria Mario Oliverio, il consigliere regionale Giuseppe Graziano ed i vertici dell’esercito e delle forze dell’ordine della regione. Il presidente della regione ha già fatto sapere che intende chiedere al governo nazionale lo stato d’emergenza per “la situazione drammatica venutasi a creare. Sono vicino e solidale - ha dichiarato Mario Oliverio - alle popolazioni colpite dal maltempo”.
L’obiettivo prioritario è quello di pianificare e coordinare al più presto interventi di protezione civile in tutta la vasta area interessata dall’alluvione che, da stanotte fino alle prime ore di oggi, ha travolto in un mare di fango e acqua tutto ciò che ha trovato. Sono state devastate città e campagne, sono esondati fiumi e torrenti; secondo le prime stime si tratterebbe di un fenomeno alluvionale peggiore di quello che ha colpito Genova negli anni scorsi. Le previsioni meteo non sono buone e, dopo la breve tregua della tarda mattinata di oggi, si attendono altri nubifragi. L’allerta dunque continua e già numerose quadre della protezione civile sono impegnate a monitorare le montagne vicine che fanno parte della Sila greca. Attualmente vi sono 10 mila utenze senza luce. Enel e Terna hanno comunicato che, attraverso il supporto di ben 20 squadre giunte repentinamente da tutta la Calabria, sono in atto lavori di ripristino della linea elettrica che al momento rimane interrotta. Il sindaco di Corigliano ha emanato l’avviso di non uscire di casa se non per necessità, in quanto la situazione d’emergenza è altissima su tutto il territorio.
Il comune è isolato telefonicamente. L’unico numero disponibile è quello dell’autoparco 0983.891511-8915100. Geraci comunica che uomini e mezzi dell’amministrazione comunale sono impegnati su tutti i fronti: dal centro storico, passando dallo scalo alle periferie, e fino a Schiavonea. Sono chiusi gli uffici comunali dello scalo e vi sono disagi anche alla sede centrale. È possibile contattare la polizia municipale al numero 0983/81823. A Rossano l’ufficio comunale della manutenzione sta riattivando il servizio di approvvigionamento idrico, saltato alle prime luci dell’alba. In tutta l’area, ad alta vocazione turistica, è stato anche approntato un piano di evacuazione per i villeggianti ospiti dei campeggi. Attivata prontamente anche la macchina dei soccorsi che vede protagoniste le associazioni di volontariato e della Chiesa diocesana. Le parrocchie, i volontari e la Croce rossa, ininterrottamente, stanno fornendo assistenza ai cittadini in difficoltà. Inoltre, sono attive due linee, con apposito operatore, negli uffici del centro Com della Prociv, raggiungibili allo 0983/516141 e 0983/516138: numeri ai quali chiamare esclusivamente per le emergenze e le richieste di soccorso.
“C’è bisogno del contributo di tutti. Dal mondo del volontariato e dell’associazionismo ai semplici cittadini – è l’appello di questi ultimi minuti lanciato dal sindaco di Corigliano. Geraci informa la cittadinanza che è stato istituito il Coc (Centro operativo comunale) a Palazzo Garopoli che è sede del comune. Chi ne ha necessità, può contattare il Centro ai numeri 0983.8915101-102-129 (fax 098382437). Dal sindaco viene anche reiterato l’invito rivolto ai cittadini a non uscire, se non per motivi strettamente necessari. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’assessore Benito Apicella (338/6265255) e l’ingegnere Antonio Durante, responsabile del Coc (320/0325313). (msc)