Alunni con disabilità in zona rossa, le tre condizioni da rispettare secondo Coordown e Anp
© Giancarlo Ortolani/Progetto FIAF-CSVnet “Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano” (particolare)
ROMA – L'istruzione è un diritto, l'inclusione anche: diritti imprescindibili, anche quando i contagi salgono e le scuole chiudono. Sul tema, ribadito e declinato dalla circolare ministeriale n.662 del 12 marzo, si sono confrontati Coordown e Associazione nazionale presidi, definendo insieme “le tre condizioni da rispettare per garantire pieno diritto all'istruzione degli alunni con disabilità per la didattica in presenza nelle zone rosse”.
Primo, inclusione nell'organizzazione in presenza
Rispetto in particolare alla possibilità di frequenza per gli alunni con disabilità e Bes, insieme a un gruppo ristretto di compagni, la prima condizione è che “la realizzazione di detto principio non può essere demandata a una valutazione di opportunità delle singole istituzioni scolastiche che, peraltro, dovrebbe incontrare il favore delle famiglie degli altri alunni coinvolti. L’incomprimibilità dei diritti degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali può essere pienamente garantita solo se vi è stata, a monte, la fissazione di livelli essenziali delle prestazioni loro erogabili – affermano le due associazioni - così come imposto dalla Costituzione (art. 117, c. 2, lettera m). Ma non solo. Tutti gli alunni, soprattutto nell’attuale emergenza pandemica che amplifica le fragilità esistenti e ne fa sorgere di nuove, necessitano di mantenere viva una relazione educativa con i loro pari e con i docenti. Anche per loro è necessaria la fissazione di livelli essenziali delle prestazioni. Solo percorrendo questa strada, si può giungere a garantire l’inclusione degli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali, su un piano di parità con i loro compagni, sottraendo la sua realizzazione a valutazioni di opportunità”.
Secondo, assistenti a domicilio
La seconda condizione riguarda l'inclusione nell'organizzazione della didattica a distanza: “Nessuna indicazione è stata fornita, a livello nazionale, circa l'impiego degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione, a differenza di quanto avvenuto con il D.L. n. 14 del 9 marzo 2020. Secondo l’art. 9 del decreto legge, abrogato dalla Legge n. 27/2020, 'durante la sospensione del servizio scolastico e per tutta la sua durata', gli enti locali potevano fornire, tenuto conto del personale disponibile, l’assistenza agli alunni con disabilità mediante erogazione di prestazioni individuali domiciliari, finalizzate al sostegno nella fruizione delle attività didattiche a distanza. La risposta degli Enti Locali non è stata uniforme – osservano Coordown e Anp - e ha comportato modalità di intervento differenziato tra le regioni. Ciononostante, durante la sospensione delle attività didattiche in presenza molti di essi sono riusciti ad organizzare un servizio di assistenza domiciliare per gli alunni con disabilità mediante l’impiego degli stessi operatori che svolgevano l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione nelle scuole, in modo da garantire loro il supporto necessario alla fruizione delle attività didattiche a distanza”.
Terzo, vaccinare gli studenti fragili
La terza condizione riguarda il vaccino: “Il protrarsi della frequenza nell’attuale situazione pandemica rende ancora più stringente la necessità di vaccinare tutti gli studenti con fragilità e disabilità gravi e i caregiver familiari – affermano Coordown e Anp - Infatti, nonostante la recente inclusione dei familiari conviventi dei disabili gravi tra le categorie prioritarie ad opera del ministero della Salute, alcune regioni tardano ad allinearsi a queste indicazioni mentre in alcuni territori non sono ancora iniziate neppure le vaccinazioni per le persone over 16 con fragilità e disabilità in situazione di gravità”.
Anp e Coordown chiedono pertanto “la realizzazione delle tre condizioni sopra riportate quale presupposto imprescindibile per il riconoscimento pieno del diritto all’istruzione degli alunni con disabilità: come è stato detto, infatti, un diritto non è qualcosa che ti viene dato da qualcuno; è qualcosa che nessuno può toglierti”.