Alunni disabili, Aipd: intervenga il governo per garantire l'assistenza
Foto: www.aipd.it
ROMA – Se entro fine agosto le giunte regionali non avranno preso decisioni e stanziato fondi per l'assistenza scolastica rivolta agli studenti disabili, potranno essere denunciate per interruzione di pubblico servizio: l'iniziativa, lanciata da Fish, raccoglie l'adesione di Aipd, che oggi rilancia, chiamando in causa anche il governo: “nel caso in cui le singole regioni non provvedano entro giugno – propone Mario Berardi, presidente nazionale di Aipd - voglia avvalersi dei poteri di intervento sostitutivo nei confronti delle regioni inadempienti (ai sensi dell’art. 120 della Costituzione) dal momento che il diritto al trasporto scolastico, all'assistenza scolastica ed all'eliminazione delle barriere architettoniche sono stati considerati dalla Corte Costituzionale livelli essenziali relativi alle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali”.
Aipd denuncia infatti “una situazione di profonda confusione con cui molte famiglie italiane vanno in vacanza senza sapere chi assisterà il prossimo anno i loro figli con disabilità a scuola. Per molte di queste famiglie – riferisce Berardi - l’assistenza scolastica è un elemento fondamentale per l’inserimento scolastico per altre è condizione di qualità”: il riferimento è alla mancata assegnazione di competenze sul personale scolastico che si occupa degli alunni con disabilità, ma anche all'incertezza del servizio di trasporto gratuito a scuola e all’eliminazione delle barriere architettoniche, ancora presenti in molte scuole.
“La legge Delrio n° 56 del 2014 aveva assegnato alle regioni il compito di deliberare entro il 31/12/2014 a chi dovessero essere attribuite queste competenze, sottratte alle province – spiega Aipd - Ad oggi pochissime regioni hanno deliberato in proposito, ma anche in questi pochi casi o non è precisato a quale ente vengono attribuite tali competenze (regioni, città metropolitane, consorzi di comuni, singoli comuni) o sono assegnati fondi del tutto inferiori a quelli in precedenza stanziati dalle province”. Intanto, “negli ultimi anni è cresciuto moltissimo il numero delle persone con Sindrome Down inserite nelle scuole superiori, – continua Berardi - per le quali la figura dell’educatore rappresenta lo strumento per la realizzazione di progetti orientati all'autonomia e all'alternanza scuola lavoro. Questi sono due elementi indispensabili per un inserimento di qualità in questo ordine di scuola per le persone con disabilità intellettiva.
L’Aipd aderisce quindi formalmente “alla proposta già avanzata dalle associazioni aderenti alla Fish di denunciare per interruzione di pubblico servizio le giunte regionali che non abbiano provveduto entro fine agosto a legiferare in modo chiaro e con adeguati finanziamenti su queste materie”, conclude Berardi.