Alunni disabili, assistenza a rischio. "Servizio fino a dicembre"
ROMA - “Con i fondi stanziati, quest'anno dovremo mandar via 36 assistenti specialistici su 56! con gravissime ripercussioni sui nostri 160 studenti disabili, quasi tutti gravi”: l'allarme arriva alla redazione di SuperAbile da Patrizia Marini, preside dell'istituto tecnico agrario “Emilio Sereni” di Roma. Non cala quindi la preoccupazione per un servizio fondamentale per gli studenti con disabilità, messo a rischio dalla soppressione delle province, a cui faceva capo. “Venerdì mi è arrivata la nota del comune di Roma sul finanziamento dei mesi da settembre a dicembre: l'importo è pari ad un terzo di quello dello scorso anno – riferisce la preside - Ciò mette a grave rischio l'assistenza a scuola degli alunni del Sereni”.
Il servizio, lo ricordiamo, offre un'assistenza specialistica indispensabile per questi studenti, soprattutto per chi ha una disabilità visiva o uditiva, o gravi problemi cognitivi e relazionali. La gestione dell'assistenza specialistica competeva alla province e, dopo l'abolizione di questa, sarebbe dovuto passare alle Città Metropolitane. Tutto però, fino a questo momento, è contrassegnato dall'incertezza, tanto che da più parti, associazioni e famiglie hanno lanciato l'allarme, rivendicando il diritto dei loro ragazzi a riceve l'assistenza necessaria a una loro piena inclusione scolastica. Ora, lo stanziamento di un fondo 30 milioni previsto dal maxiemendamento governativo al decreto legge sugli enti territoriali ha il sapore della “toppa”, cucita neanche troppo bene, incapace di offrire una risposta strutturale e una rassicurazione vera a chi di questo servizio avrà bisogno fin dal prossimo mese, per tutto l'anno. E per gli anni a seguire. (cl)