13 dicembre 2016 ore: 12:22
Disabilità

Alunni disabili, in Lombardia la competenza passa alla Regione

Finora è stata delle province, ma il Consiglio regionale ha approvato, all'unanimità, una mozione del Movimento 5 Stelle, in cui invita la giunta a riprendersi oneri e onori di garantire a circa 5 mila studenti servizi come il trasporto casa-scuola o la presenza di un assistente in classe
Alunni disabili. Ragazzo in carrozzina

MILANO - Agli alunni con disabilità della Lombardia ci penserà la Regione. Finora la competenza è stata delle Province, ma il Consiglio regionale ha approvato, all'unanimità, una mozione del Movimento 5 Stelle, in cui invita la Giunta a riprendersi oneri e onori di garantire a circa 5mila studenti servizi come il trasporto casa-scuola o la presenza di un assistente in classe. "È una notizia positiva. Ora dalle parole bisogna passare ai fatti. Mi auguro che la Giunta regionale si attivi al più presto", commenta Alberto Fontana, presidente della Lega per i diritti delle persone con disabilità (Ledha), che ha organizzato per oggi il convegno "Vorrei (andare a scuola) ma non posso!" alla Camera del Lavoro, per celebrare i dieci anni della Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili. 

La mancanza di fondi e un continuo rimpallo tra Comuni, Province e Regione ha finora reso difficile per gli alunni disabili frequentare la scuola in Lombardia. Occorrerebbero circa 30 milioni di euro all'anno per garantire i servizi necessari: dal Governo ne sono arrivati circa 13 milioni, con la legge di stabilità 2016. La Regione non ha integrato con altri fondi, tanto che la mozione del M5S chiedeva uno stanziamento regionale di almeno 10 milioni di euro, ma su questo punto non è stata approvata. "Non è tollerabile che alle famiglie con figli disabili arrivino fondi insufficienti e sempre in ritardo rispetto all'inizio delle scuole -commenta Paola Macchi, consigliera regionale del M5S e prima firmataria della mozione-. Confidiamo infatti che Regione Lombardia avocando a sé le prerogative attualmente delegate alle Province e città metropolitana, possa intervenire integrando con risorse proprie i fondi che mancano, riconoscendo a tanti ragazzi disabili il diritto di frequentare la scuola serenamente". (dp) 

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