Alzheimer, ecco dispositivo per "rintracciare" i malati
Roma - Un dispositivo elettronico, non piu' un grande di un cellulare, per salvare migliaia di malati di Alzheimer. E' il progetto presentato oggi pomeriggio al Viminale: un apparecchio che un malato puo' appendere al collo o alla cintura e che, via satellite, comunica in ogni momento la sua posizione a una centrale di controllo. In Italia sono circa 800mila le persone affette da demenza e non e' raro che uno di loro si allontani dal domicilio e si perda: al 30 giugno 2015 sono infatti 1.298 le persone scomparse e non ancora rintracciate. "Ci siamo sempre mossi nella ricerca degli scomparsi- ha ricordato commissario di governo per le persone scomparse, il prefetto Vittorio Piscitelli- ora ci muoviamo finalmente sul terreno della prevenzione perche' purtroppo gli affetti da Alzheimer sono potenziali scomparsi".
Il procollo d'intesa, in occasione della Giornata internazionale del malato di Alzheimer, e' stato firmato dal ministero dell'Interno, il ministero della Salute, il ministero del Lavoro e il commissario straordinario di governo per le persone scomparse. Il dispositovo elettronico, che dovrebbe costare tra i 100 e i 150 euro, e' in grado di avvertire la centrale di controllo nel momento in cui un malato si allontana dal perimetro definito con i famigliari o con chi lo ha in cura. Se i primi tentativi di rintracciarlo dovessero fallire, il centro di monitoraggio invierebbe uno stato di allerta alle forze di Polizia.
Per il sottosegretario alla Sanita' Vito De Filippo il protocollo "e' un ottimo strumento per dar voce alle esigenze dei malati e delle loro famiglie".
(DIRE)