Anziani dopo le dimissioni dall'ospedale: la Toscana fissa tempi e modi delle cure
Firenze - Con una delibera presentata dall'assessore alla Salute Stefania Saccardi e approvata dalla giunta, la Regione Toscana disciplina tutto il sistema di cure intermedie. Quelle che il servizio sanitario garantisce dopo le dimissioni dall'ospedale alle persone piu' fragili, di eta' avanzata, con patologie croniche, per accompagnarle nel periodo post-ospedale, rendere la dimissione meno traumatica, evitare il riacutizzarsi delle patologie e nuovi ricoveri.
- Due i principi scelti da palazzo Strozzi Sacrati: un'organizzazione omogenea sul territorio regionale e tre tipologie di assistenza. "Con le cure intermedie- sottolinea Saccardi- il servizio sanitario toscano vuole restare vicino anche dopo il ricovero alle persone piu' fragili, agli anziani, a chi ha patologie croniche che hanno compromesso un equilibrio di salute delicato. E garantire un'assistenza commisurata alle necessita' di ogni singolo paziente". Nella delibera si sottolinea il significato delle cure intermedie. Si tratta prevalentemente di "servizi forniti in un arco temporale a breve termine (20 giorni massimo), erogati in un ambiente residenziale, il cui obiettivo e' facilitare la dimissione precoce dall'ospedale, evitando il protrarsi dei ricoveri".
Si ribadisce quindi l'attribuzione territoriale delle cure intermedie e vengono individuate tre tipologie di assistenza o, come si dice nella delibera, "tre setting". Il primo, la residenzialita' assistenziale intermedia (bassa intensita'): l'assistenza medica e' prestata dal medico di famiglia, che si avvale della consulenza specialistica programmata e dal medico di continuita' assistenziale. C'e' poi la residenzialita' sanitaria intermedia (media intensita'), con il medico specialista di struttura in stretto raccordo con il medico di famiglia. Infine la low care (alta intensita') attraverso il medico di struttura. Per tutte e tre le tipologie, la durata massima della degenza e' di 20 giorni.