Anziani, il Friuli Venezia Giulia riduce le rette e aumenta i posti letto
Rette meno pesanti, equita' di prestazione su tutto il territorio, incremento della qualita' dei servizi. Sono i punti cardine del sistema regionale dedicato agli anziani che entro l'anno vedra' una vera e propria rivoluzione sulla classificazione e l'accreditamento delle strutture. A spiegarlo sono la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca e il direttore centrale Salute Adriano Marcolongo. "Durante questa legislatura- spiega Serracchiani- abbiamo mappato ed effettuato una verifica e controllo di ciascuna delle 189 strutture per anziani presenti sul territorio. È stato un lavoro significativo che non veniva svolto da oltre 15 anni; all'esito di questo monitoraggio, abbiamo realizzato un sistema di valutazione e classificazione del bisogno, introdotto nuovi sistemi informativi per la sua valutazione e adottato un sistema di monitoraggio e promozione della qualita' nelle residenze per anziani oltre che i criteri dei requisiti minimi autorizzativi delle strutture residenziali".
Conseguenza di questo percorso di riclassificazione sono il processo di accreditamento che permette il convenzionamento con il servizio pubblico e il nuovo sistema di finanziamento per gli anziani non autosufficienti ospitati nelle case di riposo che passa da una logica basata sui posti letto ad un approccio guidato dal bisogno degli utenti. "Il nostro obiettivo- chiarisce Telesca- e' attuare una strategia incentrata sulla personalizzazione del processo di cura, che prevede un nuovo sistema di valutazione del bisogno e una coerente classificazione dello stesso in diversi livelli di intensita' e complessita' assistenziali, a cui devono corrispondere idonee tipologie di offerta".
Le finalita' sono anche quelle di garantire uniformita' dei servizi sul territorio: "il cittadino- precisa Telesca- a parita' di bisogni avra' lo stesso livello qualitativo di prestazioni erogate indipendentemente da dove sara' ospitato". La qualita' e il tempo dell'assistenza saranno incrementati senza comportare aumenti delle rette a carico degli utenti, saranno inoltre garantiti i livelli essenziali di assistenza (Lea) e implementati i posti letto convenzionati, dagli attuali 7.145 a 7.550. Nel dettaglio, il nuovo sistema basato sui bisogni degli utenti, prevede tre livelli: complessita' assistenziale elevata, media e bassa per le quali gli standard assistenziali e i finanziamenti saranno differenziati. Verranno, dunque, incrementati i livelli quali-quantitativi di assistenza quotidiana prevedendo 126,2 minuti dedicati al singolo utente rispetto agli attuali 75 che con l'accreditamento saliranno a 155,2 per il livello di complessita' assistenziale piu' elevato (126,2 minuti per il livello medio e 97,2 per quello basso contro i 75 e 60 minuti attuali).
In quest'ottica il finanziamento verra' implementato di 16.007.615,46 euro passando, quindi, dagli attuali 68.180.547,04 agli 84.188.162,50. La volonta' e' anche quella di portare la retta media minima dagli attuali 60,5 euro a 55 e incrementare la quota regionale. L'ipotesi di costo e' di passare dagli attuali 26,60 euro, che prescindono dalla gravita' del soggetto, ai 39 euro per la persona che ha piu' bisogno. In regione ci sono 32.000 anziani non autosufficienti per i quali il servizio sanitario regionale stanzia 86 milioni di euro per il sistema residenziale (fondo sanitario) e 54,6 milioni per l'assistenza domiciliare (fondo sociale) per un totale complessivo di 140,7 milioni di euro.
"Abbiamo proseguito ad implementare le azioni orientate alla presa in carico domiciliare dell'anziano- precisa Serracchiani- ma dobbiamo tenere conto dell'importante richiesta di protezione e cura verso gli anziani non autosufficienti cui sono soggette le strutture". Sono 189 le strutture per anziani presenti sul territorio con 10.997 posti letto autorizzati di cui 8.693 per non autosufficienti e 2.304 per autosufficienti. Dei 10.997, 7.145 sono posti convenzionati. Il volume complessivo di risorse economiche desti nate alla residenzialita' (strutture per non autosufficienti convenzionate, non convenzionate e autosufficienti) e' pari a 301 milioni di euro: 231 milioni sono a carico degli utenti mentre il finanziamento regionale e' di 70 milioni di euro. La volonta' ribadita, oggi, e' di incidere sulla parte regionale. (DIRE)