App e smartphone per mappare l'accessibilità della città
LECCE - Sensibilizzare la cittadinanza – in primo luogo i giovani – sui temi della disabilità, che spesso possono ancora essere percepiti come troppo distanti, e avere un punto di partenza per realizzare il Piano comunale di abbattimento delle barriere architettoniche: questi gli obiettivi di fondo con cui nei giorni scorsi la città di Lecce ha accolto "Smart Hackathon", iniziativa di mappatura delle zone cruciali del territorio attraverso l’uso di applicazioni degli smartphone capaci di intercettare gli ostacoli più significativi. La mappatura, promossa dal comune di Lecce – assessorati ai servizi sociali, lavori pubblici e innovazione tecnologica – e dall’associazione di promozione sociale Movidabilia, ha individuato nei luoghi esaminati 1.140 barriere architettoniche di vario genere, segnalate dai cittadini, con disabilità e non, che hanno partecipato alla mappatura, insieme a studenti di due scuole superiori, coordinati da tutor e tecnici esperti nell’uso delle tecnologie.
Le zone più cruciali della città sono state suddivise in sei aree, e per ciascuna è stato assegnato un gruppo di persone addette alla mappatura, con la presenza in ciascun gruppo di una persona con disabilità motoria o comunque difficoltà nel movimento. Le circa ottanta persone partecipanti, addette alla mappatura, hanno utilizzato le applicazioni gratuite wheelmap, osm tracker e telegram, scaricate sotto la guida dei tecnici, per segnalare gli ostacoli incontrati lungo il percorso e per registrare in file i punti individuati, che attraverso la posizione satellitare sono stati inviati ai tecnici e recepiti.
"All’interno di ciascuna area è stato mappato il livello di accessibilità degli edifici pubblici, quindi scuole e uffici, ma anche privati di interesse pubblico, così come gli esercizi commerciali incontrati durante il tragitto, e le barriere architettoniche sui marciapiedi – spiega Maria Pia Desantis, vice presidente di Movidabilia -. Le persone partecipanti sono state dotate di un metro per misurare ad esempio dove il percorso pedonale fosse largo meno di novanta cm. Le principali barriere riscontrate sono state pavimentazioni sconnesse, ostacoli che impediscono il passaggio delle carrozzine, mancanza di scivoli e di rampe o rampe con pendenze non corrette". Sono stati mappati inoltre cento stalli di sosta – dunque aree per il parcheggio - per persone con disabilità e solo quattro semafori con segnalazione acustica, tutti concentrati su un viale in una zona piuttosto trafficata della città. Ora, la mappa elaborata dai tecnici in base alle segnalazioni, e disponibile sul sito www.movidabilia.it, è solo il punto di partenza per l’elaborazione da parte del Comune del Piano per rimuovere le barriere, che sarà poi presentato alla Regione Puglia per l’approvazione e il relativo supporto finanziario. (sm)