Approvato il ddl sullo screening neonatale, "scritta una pagina di buona politica"
Roma - "Oggi e' stata scritta una pagina di buona politica in Commissione Sanita' che ha approvato all'unanimita' in sede deliberante il ddl sullo screening neonatale. Si tratta di una legge importante per la salute dei bambini, perche' introduce l'obbligatorieta' della diagnosi precoce allargata neonatale, inserendo nei Lea gli accertamenti diagnostici obbligatori per la prevenzione della malattie metaboliche ereditarie. Una legge che tutte le forze politiche hanno voluto, sostenuto e che oggi consegniamo al Paese come segno di doveroso rispetto per la tutela della salute. Un atto di civilta' che conferma la possibilita', quando si vuole davvero, di fare buona politica. Dovremmo continuare cosi'". Lo dichiara in una nota il senatore d'Ambrosio Lettieri (CoR), componente della Commissione Sanita' Senato.
"Lo scopo della legge- aggiunge D'Ambrosio Lettieri- e' consentire, in tempo utile, la diagnosi di malattie, metaboliche e rare, per le quali e' oggi possibile effettuare una terapia. Patologie per le quali vi siano, insomma, evidenze scientifiche che una diagnosi precoce possa comportare benefici per il nascituro, come il miglioramento della qualita' e dell'aspettativa di vita. La legge, inoltre, prevede anche i criteri di aggiornamento del panel delle malattie da sottoporre a screening neonatale obbligatorio, sinora limitate a tre.
I benefici che derivano dallo screening neonatale allargato sono di diversa natura: consente di disporre di dati epidemiologici su un numero maggiore di patologie per la programmazione e la realizzazione di interventi di sanita' pubblica, genera un contenimento dei costi per il Servizio sanitario nazionale a lungo termine e contribuisce ad evitare, a migliaia di famiglie, di vivere un lungo periodo di incertezza della diagnosi, con elevati costi umani e anche sanitari in termini di visite, indagini diagnostiche, ricoveri e trattamenti inadeguati.
Ci auguriamo che le Regioni si adeguino - hanno sei mesi di tempo dall'entrata in vigore della legge - alle disposizioni perche' la diagnosi precoce neonatale allargata sia operativa e omogenea su tutto il territorio nazionale. La copertura finanziaria ammonta a 25 milioni di euro a decorrere dal 2014".
(DIRE)