Apre il ristorante XFood: prodotti a km zero e chef disabili
BARI – Innovazione sociale, creatività, inclusione: sono le parole che spalancano le porte dell’XFood, un ristorante tutto speciale, presto aperto al pubblico in provincia di Brindisi. Dopo le positive esperienze di Firenze, Lucca, Roma anche in Puglia, nasce un ristorante tutto fatto da ragazzi e ragazze con disabilità. Dalla cucina, al servizio ai tavoli, come dice il loro claim, è servito “qualcosa di diverso”. Trentadue ragazzi disabili di due territori brindisini che raggruppano otto comuni i cui capofila sono Francavilla Fontana e Brindisi, a partire dalla fine di febbraio, potranno accogliere con le loro pietanze a chilometro zero, nei locali dell’Ex Fadda a San Vito dei Normanni, ben 50 ospiti, curando sia la coltivazione dei prodotti a filiera corta, sia la ristorazione e dunque la preparazione di questi prodotti in pietanze.
XFood, sostenuto da un avviso regionale e realizzato da Ex-Fadda in collaborazione con il consorzio Nuvola, prevede percorsi personalizzati di inclusione sociale e lavorativaproprio all’interno dell’Ex-Fadda, uno spazio sociale per l’aggregazione, la creatività e l’innovazione sociale, ricavato dal recupero dei grandi ambienti dell’ex stabilimento enologico Dentice di Frasso di San Vito dei Normanni in provincia di Brindisi. All’interno dell’Ex-Faddasono già attivi un centro ludico per la prima infanzia, una ludoteca, un farmers market (mercato dei contadini), laboratori per la musica, la fotografia, l’audiovideo, l’artigianato e la pittura, spazi per l’associazionismo locale, uno spazio eventi al coperto, uno spazio eventi all’aperto e un bar.
Roberto Covolo, project manager di Ex-Fadda, annoverato da Riccardo Luna tra i 100 innovatori del 2013, così definisce l’originale esperienza pugliese: “XFood è una delle scommesse più importanti di ExFadda, vogliamo dimostrare che è possibile creare esperimenti di welfare di nuova generazione basati sul lavoro e sull'innovazione sociale”.
In questi giorni, i trentadue ragazzi sono impegnati nel corso di formazione che li vede protagonisti non solo delle esercitazioni necessarie, dopo l’abilitazione teorica, per cucinare e servire ai tavoli, ma anche per arredare gli spazi con mobili di riuso e adattarli agli spazi, per prevedere gli impianti di illuminazione etc. Insomma, nell’XFoodo gni cosa ha una nuova opportunità di “utilizzo”, dai mobili usati, agli orti, al lavoro di tanti ragazzi e ragazze, un vero riscatto non solo sociale, ma anche in termini di occupazione e di economia. (spa)