Aquarius, assistenti sociali: spettacolo desolante
ROMA - “La vicenda della Nave Acquarius alla quale, ancora in queste ore, viene impedito di attraccare in un porto italiano, suscita grande angoscia perché vede coinvolta una umanità composta anche da bambini, minori non accompagnati, donne anche in gravidanza. Le dispute di politica interna così come quelle a livello internazionale non dovrebbero mai avvenire sulla pelle delle persone: lo spettacolo cui si sta assistendo in queste ore è, a dire poco, desolante e preoccupante.” E' commento del presidente del Consiglio nazionale degli Assistenti sociali, Gianmario Gazzi.
“E proprio in queste ore l’Italia sembra mostrare il suo lato peggiore, - dice ancora - dimentica di essere un paese di 60 milioni di abitanti e uno dei Sette Grandi ma lasciandosi intimorire e impaurire da una presenza nuova, che presenta principalmente risvolti tecnico-organizzativi, di mille o poco più persone.”
“E’ indubbia la difficoltà di coniugare accoglienza con integrazione, – sottolinea il presidente degli assistenti sociali italiani - ma il tentativo di introdurre drastiche restrizioni o nuove interpretazioni delle normative internazionali che regolano l’immigrazione e la plurisecolare legge del mare, non può avvenire mentre si registra proprio una emergenza in mare. L’Italia non giochi con la vita delle persone”.
“Che serva un approccio nuovo da parte dell’Unione Europea sembra essere scontato ma ciò deve essere sollecitato perché avvenga nelle sedi proprie. E senza dimenticare che chi rischia la vita nel tentare la traversata del Mediterraneo è potenzialmente un richiedente asilo e non un clandestino”, conclude Gazzi.