Arrestati nove passeur: portavano profughi siriani in Nord Europa
Il pullman si avvicina alla frontiera del Frejus. Ogni anno alla parrocchia di Sant'Ippolito a Bardonecchia, l'ultimo baluardo italiano prima di sconfinare, i volontari Caritas accolgono circa 80 immigrati respinti alla frontiera
MILANO – La squadra mobile di Milano ha arrestato nove passeur che facevano la spola tra Milano e il Nord Europa. Si tratta di sei italiani, due egiziani, un siriano e un marocchino. Partivano dalla stazione Centrale o dai centri d'accoglienza di via Aldini e via Novara per accompagnare su lauta ricompensa (dai 700 ai 2mila euro secondo le informazioni raccolte da Redattore sociale) i profughi in auto o furgoni. Di questo traffico di uomini lungo la rotta che conduce da Milano a Stoccolma ne ha parlato Redattore sociale con il reportage Corridoio Nord, in uscita sul prossimo numero di Terre di mezzo street magazine con un nuovo approfondimento.
Gli assessori alla Sicurezza e alle Politiche sociali Marco Granelli e Pierfrancesco Majorino esprimono soddisfazione per l'operato delle forze dell'ordine, ma Majorino ribadisce quanto Milano sia sola nell'affrontare questa emergenza. "Tutto questo – scrive in un comunicato - è stato fatto senza altro supporto dal Governo né in termini di coordinamento dell’emergenza umanitaria che ancora continua, né in termini di soluzioni circa lo status di queste persone con la concessione di permessi di soggiorno temporanei e la possibilità di spostarsi legalmente nei Paesi Schengen". Sono 82 i profughi ancora ospiti delle strutture milanesi. Da ottobre ne sono passati circa 1.300. (lb)