20 gennaio 2015 ore: 12:01
Famiglia

Asili nido, a Catania rette più basse per le fasce deboli

Villari, assessore ai Servizi sociali: "L’intento è quello di raggiungere 500 bambini, 360 attraverso il bando comunale e 140 tramite i Pac (Piano di azione di coesione). L'aumento delle iscrizioni comporterà l'assorbimento dei lavoratori in esubero"
Asilo nido, bambino tre i cubi giocattolo

PALERMO - Abbassare le rette per dare la possibilità a un numero maggiore di famiglie di far accedere i figli all’asilo nido. E’ questo l’obiettivo su cui vuole puntare il comune di Catania. “L’intento è quello di raggiungere 500 bambini – specifica l’assessore ai Servizi sociali del comune di Catania, Angelo Villari -, 360 attraverso il bando comunale e 140 tramite i Pac (Piano di azione di coesione). L'aumento delle iscrizioni comporterà l'assorbimento dei lavoratori in esubero".

"Gli asili nido non solo proseguiranno nella loro attività ma, nel volgere di pochissimo tempo, potranno incrementare le iscrizioni grazie all'abbassamento delle rette per le fasce più deboli". La decisione dell’amministrazione comunale è avvenuta dopo l'incontro in Prefettura con le organizzazioni sindacali di Cgil Cisl, Uil e Ugl.
L’argomento principale di discussione è stato il bando per gli asili nido comunali che scadrà il prossimo 21 gennaio dopo la proroga di due settimane, come richiesto dagli operatori del settore.

"Abbiamo utilizzato queste due settimane di proroga - ha spiegato l'assessore Villari - per ascoltare tutti e analizzare il bando. Gli uffici comunali hanno garantito, anche dopo una mia sollecitazione a tutela dell'Amministrazione, sulla sua correttezza rispetto ai parametri di legge. Tuttavia, visto che il bando avrà una validità di soli quattro mesi, avremo la possibilità di mantenere il confronto aperto per valutare, ed eventualmente recepire, le osservazioni che ci giungeranno. Se ci fosse in questi mesi necessità di minore personale, abbiamo invitato cooperative e sindacati a trovare tutte le soluzioni possibili per limitare i disagi ai lavoratori. Partendo sempre dal presupposto che è indispensabile un aumento delle iscrizioni dei bambini". 

L'Amministrazione comunale ha dunque già messo in atto alcune procedure per fare aumentare le iscrizioni. Nei prossimi giorni, infatti, sarà chiesto un finanziamento di 80 mila euro alla Regione in maniera da abbassare le rette per le fasce più deboli. "In questo modo - continua Villari - le famiglia saranno ancor più invogliate a iscrivere i loro figli". "La cosa che non bisogna mai scordare - conclude Villari - è che gli asili nido, tagliati dalla passata amministrazione, non solo sono ancora aperti, ma rappresentano un fiore all'occhiello per il Comune. Dopo il confronto che faremo a tutto campo, con il prossimo bando, tra quattro mesi, gli asili potranno offrire un servizio sempre più basato su qualità, rispetto delle regole, frequenza dei bambini e tutela dei livelli occupazionali".

Sempre in tema di asili per quanto riguarda il capoluogo siciliano, la giunta comunale ha approvato la partecipazione del comune di Palermo all'avviso della Regione per la concessione di contributi per l'adeguamento di asili nido o micro nidi comunali.
In particolare, i fondi richiesti saranno destinati a lavori di manutenzione straordinaria delle coperture degli asili nido 'Pantera Rosa' e 'Grillo Parlante', per un importo complessivo di 79.970 euro per struttura. “Questi progetti - hanno commentato il sindaco Leoluca Orlando e l'assessore alla Scuola Barbara Evola - confermano l'attenzione da parte dell'amministrazione per il totale recupero delle strutture scolastiche del nostro territorio, con l'obiettivo di aumentarne la fruibilità”. (set)

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