Roma Capitale: "Serve una nuova strategia dell'abitare"
0 - "Il turismo è una grande risorsa, ma ovviamente va contemperata con la tutela delle comunità residenti. È evidente che ormai alcune dinamiche di flusso, soprattutto sul tema degli affitti brevi e delle altre questioni collegate, vanno a impattare sulla dinamica sociale delle città. Da questo punto di vista bisogna, da una parte, tenere sotto controllo certe dinamiche, a mio avviso anche restringere il più possibile l'attività di affitto breve extralberghiero che toglie troppe abitazioni alla residenzialità, e, dall'altra, cercare di rilanciare complessivamente una strategia sull'abitare che vada a cogliere il cuore dei problemi". La pensa così Andrea Catarci, assessore alla Partecipazione e Servizi al Territorio per la Città dei 15 minuti di Roma Capitale, che è intervenuto a Napoli a una tavola rotonda sul tema "Cohousing: vivere insieme nelle città del futuro", ospitata nel Real Albergo dei Poveri.
"A Roma - ha detto Catarci - abbiamo più di 16mila famiglie che sono in attesa di una casa popolare e ne abbiamo altre decine di migliaia in disagio abitativo cosiddetto conclamato, ovvero che sono indiscutibilmente in una situazione di difficoltà abitativa". "Il tema dell'abitare - è la tesi dell'assessore di Roma Capitale - è una questione che interroga l'intera comunità cittadina. Quando si fanno i ghetti o si mettono insieme solo settori sociali di un certo tipo succede come nelle banlieue a Parigi, ovvero l'emarginazione che poi scoppia infra-quartiere". Occorre, quindi, "costruire elementi di comunità intorno all'abitare e il cohousing è uno di questi, ma ce ne sono tanti altri, come la rigenerazione urbana". (DIRE)