Assistenza scolastica, comune di Molfetta condannato. Ma ricorre in appello
ROMA – L'assistenza scolastica è “in crisi” in tutta Italia: tanti gli enti locali che sospendono o riducono quello che è un servizio indispensabile per l'esercizio del diritto allo studio dei ragazzi con disabilità. Se in Abruzzo è intervenuta addirittura la Consulta, per dichiarare illegittima e incostituzionale la “scusa” del bilancio per tagliare su assistenza e trasporto scolastico, in molti casi è il Tar ad essere chiamato spesso in causa dalle famiglie. E a pronunciarsi, nella maggior parte dei casi, a loro favore.
L'ultimo caso arriva da Molfetta, dove il comune ha interrotto il servizio di assistenza a un alunno con disabilità dal 31 maggio scorso. Tanto che il ragazzo aveva dovuto frequentare gli ultimi giorni di scuola per sole otto ore a settimane, a fronte delle 33 previste. A luglio il ricordo dei genitori al Tribunale di Trani, che nei giorni scorsi ha messo la sentenza: comune condannato. Dovrà assicurare per tutto l'anno corrente e per i successivi un assistenza all'autonomia e alla comunicazione e dovrà risarcire i genitori per il danno subito. L'ente locale, però, non demorde: ha già annunciato di voler ricorrere in appello, a quanto pare convinto delle sue ragioni.