Associazione 21 luglio: vogliamo scelte coraggiose

Roma - Per l'Associazione 21 luglio si tratta "dell'inizio della fine dell'era dei campi rom e della dismissione di questi 'non luoghi' dove i diritti umani di rom e sinti sono stati sospesi per decenni". Cosi' l'organizzazione, impegnata nella promozione dei diritti delle comunita' rom e sinte in Italia, commenta l'approvazione, da parte della Commissione diritti umani del Senato, di una risoluzione che impegna il governo verso il superamento definitivo dei campi rom in Italia e per la concreta attuazione della strategia nazionale d'inclusione di rom, sinti e camminanti.

"Vogliamo vedere scelte coraggiose da parte degli amministratori localihe dal 2012 ad oggi hanno gia' speso piu' di 13 milioni di euro per la realizzazione di nuovi insediamenti per soli rom a Roma, Milano, Carpi e Giugliano,- prosegue l'Associazione 21 luglio-  e che stanno portando a termine la costruzione di nuovi insediamenti a Latina, Lecce, Merano e Cosenza, attivandosi anche nelle ristrutturazioni di 'campi nomadi' ad Asti, Savona, Vicenza e Torino". Secondo l'Associazione 21 luglio, per dare un segnale forte e chiaro a tutto il Paese ora "bisogna ripartire dalla Capitale e dall'impegno assunto dall'assessore Danese per la chiusura del 'Best House Rom'".

Le recenti inchieste giudiziarie, si legge intanto nella risoluzione approvata, "hanno evidenziato come la gestione dei campi nomadi a Roma rientrasse all'interno di un sistema corruttivo, finalizzato all'assegnazione di appalti e finanziamenti pubblici, che ha portato negli ultimi anni a un peggioramento delle condizioni di vita delle comunita' Rom, alla loro segregazione e a uno spreco di risorse pubbliche: nel solo 2013 e nella sola Capitale sono stati impegnati oltre 16 milioni di euro - conclude la risoluzione - di cui circa il 60% rappresentato dai soli costi di gestione". (DIRE)