Attacchi squadristi a Vicenza, Sandonà (Caritas): humus pericoloso
Roma - "E' da almeno un anno che evidenzio la mia preoccupazione per il clima di contrapposizione esistente, una contrapposizione inversamente proporzionale alla qualita' del confronto sociale. Un humus pericoloso che alimenta percorsi che possono dare frutti amari sul piano dello scontro sociale". Cosi' il presidente della Caritas di Vicenza, don Giovanni Sandona', ha commentato l'incursione di un gruppo di estrema destra nella sede Caritas della citta' veneta.
"Questa notte sconosciuti hanno lasciato fuori dalla porta di Casa San Martino, in contra' Torretti a Vicenza, una sagoma colorata di verde bianco e rosso, accompagna da un cartello, affisso alla porta, contenente il solito luogo comune che la Caritas farebbe i soldi con i migranti" ha dichiarato Sandona' alla Dire.
"Proprio la notte scorsa abbiamo ospitato a Casa San Martino 51 persone senza dimora, nessun profugo, e l'ospitalita' e' gratuita e garantita durante l'inverno da piu' di settecento volontari" ha sottolineato ancora Sandona'. Il clima nella diocesi vicentina (che conta oltre 800mila fedeli) e' teso.
E la ragione e' tutta "ideologica". Se non si parla apertamente di impronta razzista e' giusto, per il sacerdote riconoscerla come "discriminatoria" e "di destra". Con l'aggravante del rischio, a Vicenza, in Italia ed in Europa, di sfociare in forme di "estremismo eversivo".
Per ridurre la contrapposizione "tutta muscoli e niente logica", "le comunita' cristiane devono smettere di scimmiottare io consigli comunali e tornare a riconoscere la professione della cristianita', che e' accoglienza e relazione. Non si puo' - conclude Sandona' - mettere ai voti il Vangelo". (DIRE)