Attesi due milioni di disabili, "Expo saprà accoglierli?"
Roma - "C'e' qualcuno all'Expo che si occupi di disabili?". Domanda semplice, risposta affatto scontata visto che "ancora non c'e'. O almeno a noi del club solidale 'Ali' ancora non e' stata data. Arriveranno due milioni di disabili, ma Expo sara' in grado di accoglierli?". Adriano Bonfanti e' il capoprogetto di Ali, creato a Milano assieme al presidente Aldo Maria Arrigoni, in carrozzina da oltre 20 anni, e a Gigi Reggi che si occupa della comunicazione. L'intento e' quello di proporsi a Expo per aiutare a rendere accessibile la Fiera e, per quanto possibile, la citta' di Milano e agevolare l'arrivo di tutti questi turisti. Tutto nasce da l'incontro con Arrigoni e da un confronto su Expo 2015: "Ci siamo chiesti come fossero messi sotto l'aspetto dell'accoglienza ai disabili- racconta Bonfanti, malato di diabete, all'agenzia Dire- Noi vogliamo farci sentire, vogliamo offrire il nostro appoggio, un progetto da sottoporre per aiutare chi arrivera' dall'altra parte del mondo". Perche' il rischio e' quello che, non garantendo una giusta accoglienza, possa esserci chi scegliera' di non venire: "Non dimentichiamoci l'indotto, per ogni disabile ci sono familiari, accompagnatori, insomma parecchia gente. Che all'Expo andra' accolta".
C'e' stato piu' di un tentativo di contatto, infruttuoso: "Abbiamo provato a contattare tutte le direzioni possibili, anche in politica. Ma non abbiamo avuto risposte", se non un 'bel progetto, ma non abbiamo la competenza per rispondere'. "I disabili devono poter entrare a Expo- continua Bonfanti- Vorremmo coinvolgere giovani, dare loro la possibilita' di lavorare cosi' che, dopo l'Expo, avranno modo di poter continuare ad essere impiegati in questo ambito". Ad Expo, continua Bonfanti, "ci sono padiglioni stupendi, perche' rovinare tutto con mancanze cosi'?". Un flusso enorme di visitatori, i due milioni di disabili attesi, si legge in una nota del club, "deve essere in grado di trovare il minor numero di barriere architettoniche sia nelle strade pubbliche che in Hotel e Ristoranti. Si tratta di un impegno di civilta' che Expo 2015 sa di dover assolvere al massimo per non mostrarsi mancante agli occhi del mondo".
A proposito delle iniziative, per questo impegno, l'Expo, "e' in via di creazione anche la Web Tv Internazionale "WOLARE PIU' IN ALTO" dedicata a tutte le disabilita' nel mondo. Attraverso questo canale si comunichera' l'Accessibilita' di Expo invitando i disabili a venire a Milano".
Il Progetto 'Ali' e' diviso in 2 passaggi:
1. Costituzione di un Team di giovani multilingue per informare da ottobre 2014 a ottobre 2015, con mappature speciali realizzate da ALI, l'effettiva accessibilita' di EXPO e delle zone di Milano testate e approvate da esperti.
2. L'allestimento di un desk-padiglione all'interno di Expo dal 1 maggio 2015 al 31 ottobre 2015 per accogliere le persone con disabilita' e guidarle nei giorni di visita dell'Evento.
L'informazione intesa da 'Ali' "non e' solamente indicare zone strutturate per carrozzine o altri mezzi di deambulazione indispensabili, ma anche fornire ai turisti di tutto il mondo i luoghi sanitari di cui potrebbero avere bisogno (dialisi, diabetologici...)". Per un compito di questa portata, Ali si e' assicurata "il sostegno delle piu' importanti Associazioni di Disabili tra le quali la romana F.I.A.B.A. che annuncera' l'impegno nel prossimo F.I.A.B.A. DAY che si terra' a Roma il 5 ottobre 2014. Il CLUB conta molto su un'accettazione rapida di collaborazione di EXPO per dare all'appuntamento con l'Evento il servizio che l'Evento si merita". (DIRE)