2 aprile 2014 ore: 14:07
Disabilità

Autismo, "Cavalcando nel blu" a Villa Borghese

'Cavalcando nel blu' a Villa Borghese per la Giornata mondiale di consapevolezza sull'autismo. È l'iniziativa tutta romana dell'associazione di genitori di adolescenti autistici 'L'emozione non ha voce Onlus', che ha deciso di colorare di blu...

Roma - 'Cavalcando nel blu' a Villa Borghese per la Giornata mondiale di consapevolezza sull'autismo. È l'iniziativa tutta romana dell'associazione di genitori di adolescenti autistici 'L'emozione non ha voce Onlus', che ha deciso di colorare di blu i suoi ragazzi, piuttosto che accendere i riflettori sui palazzi.

LIGHT IT UP BLU - Oggi in tutto il mondo un monumento di una citta' diventa blu e stasera nella Capitale verra' illuminata piazza del Popolo. L'Anno scorso fu l'Arco di Costantino ad avere le luci puntate.

"La nostra e' un'iniziativa dal basso- spiega Corrado Sessa, presidente della Onlus- organizzata da un'associazione nata da due anni per impegnare i giovani coinvolti in questo disturbo in attivita' ludiche, formative e lavorative. Abbiamo tre progetti- precisa- 'Cantiere' per imparare un mestiere, 'Rugby' per imparare a giocare insieme e 'Terapia a cavallo' per stimolare l'empatia che solo un animale sa risvegliare".

Nel frattempo i 18 ragazzi autistici della Onlus, dagli 11 ai 22 anni, tutti con una maglietta azzurra, si alternano a trotto su 5 cavalli. Hanno percorso 3 giri del Parco, in un tour a forma di 8 che partendo da piazza di Siena passa per il museo Borghese e per la terrazza del Pincio, in compagnia di 3 tutor a cavallo e 5 a piedi.

LA CAVALCATA DELL'AUTISMO - "Investiamo molto nel riuscire ad emozionare i nostri ragazzi, perche' solo attraverso l'emozione si sviluppa tutta l'intelligenza. Siamo qui per lanciare la prossima cavalcata dell'autismo- precisa Sessa- che si svolgera' a settembre. Nel 2013 abbiamo gia' realizzato la prova pionieristica di 6 giorni a cavallo- fa sapere il presidente- ma quest'anno partiremo da dove siamo arrivati, la tenuta di Mogol, per raggiungere Firenze come tapppa finale".

OBIETTIVI - Se nella scorsa edizione della cavalcata i giovani di 'L'emozione non ha voce' hanno imparato a diventare uomini, adesso sono chiamati a consolidare l'autonomia acquisita in quei 6 giorni (1-7 settembre 2013) lontano dai genitori. Hanno imparato a curare il cavallo, investendo nelle relazioni. Si sono vestiti da soli, lavati da soli e sono andati a dormire da soli. "Tutte piccole conquiste da portare avanti con maggiore forza e convinzione. Non illuminiamo un monumento ma puntiamo sulle attivita' da far fare a questi adolescenti- conclude Sessa- mostrando che loro sono capaci e ce la possono fare.Sono loro la luce blu". (DIRE)

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