Autismo, in Veneto nascono due centri regionali specializzati
ROMA - Il sistema sanitario del Veneto rafforza il suo impegno per l’autismo con l’istituzione di due Centri di Riferimento regionali ad altissima specializzazione per la presa in carico di minori, adolescenti, e adulti con disturbi dello spettro autistico, che avranno sede all’ Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e all’Ulss 2 Treviso. Lo ha deciso oggi la Giunta regionale che, su proposta dell’Assessore alla Sanità Luca Coletto, ha approvato una delibera nella quale, tra l’altro, sia assegnano ai due Centri funzioni diversificate, in coordinamento tra loro e con compiti anche di coordinamento dei servizi per le persone autistiche nell’ambito dell’intera rete sanitaria regionale, si legge in una nota.
Verona e Treviso avranno ora a disposizione 45 giorni di tempo per trasmettere agli uffici tecnici della Regione un progetto operativo che contenga attività, dotazione di spazi, dotazione di personale, sede fisica del Centro e costi. “Una nuova organizzazione – fa notare Coletto – con la quale la sanità veneta fa un salto di qualità, al massimo livello scientifico, nel sostenere e accompagnare in un percorso, che di fatto dura tutta la vita, le moltissime persone che soffrono di una sindrome comportamentale di fortissimo impatto sulla vita sociale degli interessati, sulle loro capacità relazionali, sulle famiglie. Fare il possibile per garantire una vita migliore a queste persone non è solo un’eccellenza sanitaria, ma anche un dovere morale al quale il Veneto risponde presente”.
Il Centro di Verona, attraverso l’attività dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda Ospedaliera, si occuperà della diagnosi precoce, degli accertamenti eziologici e degli approfondimenti internistici. Sarà quindi formata un’equipe composta non solo da neuropsichiatri e psicologi, ma anche da figure mediche specialistiche in grado di occuparsi di tutti gli approfondimenti necessari: neuroradiologi, genetisti, gastroenterologi, otorinolaringoiatri, allergologi, immunologi, endocrinologi. Il Centro avrà anche il compito di formare e qualificare gli operatori sanitari delle equipe multidisciplinari territoriali dedicate ai disturbi dell’autismo, e definire gli interventi abilitativi e precoci partendo da una valutazione funzionale multidisciplinare.
Il Centro di Treviso, presso l’Unità Operativa di Neuropsichiatria infantile dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, dovrà invece occuparsi delle persone adolescenti e giovani adulte, favorendo le autonomie personali e sociali e l’inserimento lavorativo. Si definirà quindi un Piano di Assistenza personalizzato, valutandone l’andamento e svolgendo attività di consulenza per le equipe territoriali. Particolare attenzione verrà data all’area della affettività e sessualità, delle abilità sociali, e dello sviluppo di competenze necessarie all’inserimento lavorativo. Entrambi i Centri - prosegue la nota - hanno il compito di garantire il coordinamento degli interventi e dei servizi per assicurare la continuità dei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali nel corso della vita della persona autistica. Ruolo importante, per entrambi, sarà anche quello di garantire la formazione alle equipe territoriali, favorendo inoltre la collaborazione e l’integrazione con le strutture semiresidenziali e residenziali accreditate, pubbliche e private, che hanno nel territorio competenze specifiche e sono in grado di effettuare la presa in carico di minori, adolescenti e adulti.