Autismo, la protesta delle famiglie: "In Lombardia diritti negati"
MILANO - In Lombardia la "Giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo" non è un giorno di celebrazioni. Ma di protesta. Le associazioni, i genitori e i parenti delle persone autistiche contestano alla Regione di non aver ancora varato un Piano per l'autismo, come previsto dalle linee guida del 2011 del Consiglio superiore della sanità e l'accordo Stato-regioni del 2012. "Il Piano permetterebbe di istituire servizi, attività e fondi per l'assistenza continua delle persone autistiche, da quando nascono alla vita adulta, fino alla morte", spiega Anna Curtarelli Bovi, presidente dell'Angsa, una delle 23 associazioni lombarde che hanno sottoscritto un documento comune in cui rivendicano dalla Giunta Maroni una risposta. In Lombardia vivono circa 150 mila persone con autismo. Attraverso il piano, sarebbe possibile avviare la formazione degli operatori sanitari, dei medici pediatri, degli insegnanti delle scuole, l'avviamento al lavoro, la creazione di micro o medie strutture residenziali in grado di accogliere anche gli autistici. "Invece i loro diritti sono drammaticamente disattesi -sottolinea la presidente dell'Angsa-. Per esempio, l'assistenza sanitaria qualificata c'è fino a quando compiono 18 anni, dopodiché non c'è più nulla e gli psichiatri non vogliono occuparsene. Sono persone quindi che vanno incontro ad una vita adulta problematica, con pesanti ripercussioni a livello di spesa pubblica e privata".
Oggi l'Angsa ha organizzato un convegno, al teatro Nazionale, per discutere di questi temi e hanno invitato anche gli assessori regionali Mario Mantovani (Salute), Maria Cristina Cantù (Famiglia e solidarietà sociale), Valentina Aprea (Istruzione e lavoro). Ma nessuno si è presentato. "Un brutto segnale da parte della Regione", commenta laconicamente la presidente dell'Angsa.
Per cercare di dare un futuro alle persone autistiche, Angsa, Comune di Milano, Barclays Italia e Cooperativa sociale Cascina Bianca, hanno avvitato da ottobre un percorso di formazione al lavoro. Coinvolge ora 14 ragazzi autistici, che stanno seguendo corsi di cucina, giardinaggio e arte nelle strutture del Centro San Giusto di Milano. "I risultati sono sorprendenti -afferma soddisfatta Anna Curtarelli Bovi-. Stanno imparando bene ed è la dimostrazione che anche le persone con autismo possono lavorare". (dp)