Autismo, Nicoletti: "Non gettiamo la croce sull’albergatore, dramma culturale"

boxROMA –  “Di cuore griderei la mia indignazione, ma razionalmente dico: non gettiamo la croce sull’albergatore. Siamo di fronte a un dramma sociale e culturale”: così Gianluca Nicoletti, giornalista e papà di Tommy, commenta il caso della nonna che ha denunciato di essere stata allontanata da un albergo, a causa dell’autismo di suo nipote. “E’ l’ennesima prova della mancanza di cultura sull’autismo: dobbiamo essere consapevoli che una donna di 70 anni non può andare in vacanza da sola con un ragazzo autistico che si affaccia all’adolescenza. Dov’è l’accompagnatore? Come viene usata l’indennità del ragazzo? E che lavoro si sta facendo con lui? Io con mio figlio posso andare al ristorante, in autobus, in vacanza, perché abbiamo fatto e facciamo un grosso lavoro, da sempre. Ma non è per tutti così. Chi e come sta insegnando a questo ragazzo, neo adolescente, a gestire le proprie pulsioni? Mio figlio Tommy, per esempio, abbraccia tutte le amiche che vengono a trovarmi: loro hanno 40-50 e sono ben felici! Ma mi rendo conto che, se non gestito correttamente, un comportamento del genere possa creare problemi”.

Il grande assente, insomma, in questa storia come in tante altre che riguardano l’autismo, è “un educatore competente e specializzato, l’amico speciale, potremmo chiamarlo, che si occupi di questo ragazzo e gli insegni ciò che noi normalmente apprendiamo. Temo che, altrimenti, tra qualche anno questo ragazzo non potrà andare più in vacanza 15 giorni e portarlo in giro sarà sempre più complicato”. (cl)