19 febbraio 2016 ore: 11:14
Disabilità

Autismo, Palermo potenzia i servizi: dall'assistenza domiciliare ai centri diurni

La soddisfazione delle associazioni che da anni lottano sul campo. Presto i nuovi bandi. Giovanna Gambino (Asp): "Rispondiamo ad un bisogno in crescita. Abbiamo avuto 150 casi all'anno in più"
Autismo. Bambino di spalle. Scritte sui muri

PALERMO - Crescono a Palermo i casi di bambini con autismo e si incrementano le risposte da dare sul piano dei servizi. Con questo intento l'Asp 6 in questi giorni avvierà i bandi. Ad apprezzare il notevole passo in avanti, frutto di anni di battaglie sul campo, sono le associazioni dei familiari.

"Dopo la circolare dell'assessore Baldo Gucciardi che regolamenta la qualità della spesa dello 0,1% che le aziende sanitarie devono dedicare all'autismo - dice con soddisfazione Rosi Pennino dell'associazione Parlautismo onlus -, sono stati predisposti i bandi che attiveranno i servizi specialistici. In pratica si tratta di un notevole passo in avanti secondo cui verranno realizzate con il coinvolgimento del terzo settore le attività dedicate per bambini, giovani e adulti. Tra i servizi maggiormente richiesti dalle famiglie c'è il supporto domiciliare con l'invio di figure professionali specializzate che prenderanno in carico bambini, adolescenti e famiglie. Un passo che riteniamo fondamentale perché i 35 minuti di terapia a tavolino che offrono i centri convenzionati non sono sufficienti. In questo caso si auspica una presa in carico totale della famiglia che vedrà l'attivazione di una serie di figure che varieranno in relazione al piano terapeutico della persona". 

"Un altro passo importante è sicuramente quello del potenziamento dei centri dedicati all'autismo con figure specialistiche per l'autismo - continua rosi Pennino - come prevedono le linee guida e i Lea. Il terzo tassello che, subito dopo i bandi, dovrà sicuramente partire, sarà quello della creazione dei centri diurni. Come famiglie vigileremo che l'assessorato alla sanità, nello stabilire le fasi dell'accreditamento, si accerti che non ci sia la corsa ad aggiudicarsi 'alla buona' il servizio ma che lo faccia rispondendo con figure professionali competenti per questo tipo di disabilità". "Augurandomi che questi tre punti fondamentali possano essere portati avanti al più presto - aggiunge infine Rosi Pennino -, il nostro pieno apprezzamento come famiglie va, sicuramente, a questa Asp, rappresentata dal direttore Candela e da tutto il suo staff, per la loro capacità di ascolto perchè non ci hanno lasciati mai dietro le porte dei loro uffici a sbattere i pugni come avveniva in passato. Un plauso, quindi, alla trasparenza e al loro coinvolgimento nel percorso dettato dall'impegno di volersi confrontare con noi su tutti gli aspetti più delicati di questa disabilità. Come genitori, crediamo fermamente che l'acquisizione dei diritti debba passare comunque dal servizio pubblico anche con tutte le sue presunte inefficienze e debolezze". 

Sui bandi relativi al fabbisogno territoriale di Palermo e provincia si è espressa la dottoressa Giovanna Gambino, responsabile dell'ambulatorio dedicato di secondo livello dell'Asp 6 per la diagnosi ed il trattamento intensivo precoce delle sindromi autistiche e referente aziendale per l'autismo.

"Sicuramente rispondiamo ad un bisogno in crescita. Abbiamo avuto 150 casi all'anno in più nell'ultimo periodo - sottolinea Giovanna Gambino -. I bandi che sono in procinto di partire, secondo una prima stima riferita a Palermo e provincia, risponderanno a circa 120 bambini della fascia da 0 a 3 anni, 200 bambini dai 6 ai 14 anni, altri 100 che vanno da 14 a 18 e un altro centinaio di adulti. I numeri sono approssimativi e sottostimati tenuto conto che sappiamo che i casi sono in aumento".

"Inoltre, purtroppo - continua Giovanna Gambino - non abbiamo ancora in atto un osservatorio epidemiologico regionale che possa aiutarci a capire prima di tutto quanto è grande questo problema. Soltanto nella nostra struttura, abbiamo una lista d'attesa solo per la prima visita lunghissima che va da quattro a sei mesi. Attualmente, siamo pochi e c'è un grande bisogno di incrementare il servizio con personale competente dal punto di vista teorico-pratico solo sull'autismo. Di fatto, quindi, stiamo cercando di aumentare i servizi dedicati avvalendoci di un buon numero di operatori specializzati come educatori, psicologi, logopedisti e tecnici della riabilitazione". (set)

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