15 febbraio 2017 ore: 17:08
Disabilità

Autismo, ricerca, Nardocci (Fia): Un mondo ampio con ambiti diversi

"L'autismo e' un mondo ampio e gli ambiti di ricerca sono diversi: medico, sanitario, eziologico e clinico". Lo dice Franco Nardocci, neuropsichiatra infantile e coordinatore del Comitato scientifico della Fondazione italiana per l'autismo (Fia), o...

"L'autismo e' un mondo ampio e gli ambiti di ricerca sono diversi: medico, sanitario, eziologico e clinico". Lo dice Franco Nardocci, neuropsichiatra infantile e coordinatore del Comitato scientifico della Fondazione italiana per l'autismo (Fia), oggi al ministero della Salute.

"Le due ricerche dell'Istituto superiore di Sanita' (Iss) contribuiscono alla diffusione delle conoscenze, accrescendo la capacita' tecnica e scientifica della rete sanitaria. Il registro per la patologia permette, infatti, di attivare Regioni anche con idee e obiettivi differenti e ad accrescere la disponibilita' dei servizi sanitari regionali di afferire a questa proposta".

Nardocci dice "No a una definizione asettica di registro, per favorire una costruzione sostenuta dai professionisti del settore". In questo modo "la diagnosi non sara' solo il recepimento di capacita' scientifiche, ma un altro tentativo di muoversi partendo anche dagli operatori che lavorano nel settore dell'infanzia e dell'adolescenza".

I dati epidemiologici sugli autistici adulti e anziani "sono dedotti- afferma il neuropsichiatra- noi non abbiamo dati. Iniziamo quindi un cammino con l'Iss come punto di riferimento per offrire alle Regioni dei sistemi informatici".

La Fondazione italiana per l'autismo, "in secondo luogo, appoggia le ricerche che sono gia' in atto per espandere le competenze. Non solo sulla diagnosi precoce- continua Nardocci- non solo sulla valutazione comportamentale dei bambini dai 3 anni in su, ma a partire dalla nascita per individuare i fattori di rischio".

Un esempio di fattore di rischio? "L'avere gia' un fratello autistico. Inoltre, portiamo avanti una valutazione sullo sviluppo evolutivo del minore che, oltre l'ambito delle strutture sanitarie, entra nelle casa per coinvolgere le famiglie. In questo ambito- fa sapere il neuropsichiatra- la Fia permette di potenziare il numero di tali opportunita'".

Altri fattori di rischio, secondo il coordinatore del Comitato scientifico Fia, possono riguardare i "bambini che nascono troppo presto e con un peso molto piccolo". I disturbi del neurosviluppo "non riguardano solo i minori con autismo, ma anche quelli con ritardo mentale e altre disabilita' dello sviluppo. La Fia vuole attivare un sistema di controllo dello sviluppo che ci consenta di individuare i bambini a rischio che poi si sviluppano normalmente, i bambini a rischio che poi sviluppano l'autismo e- conclude- i bambini a rischio che sviluppano altri ritardi". (DIRE)

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