Autonomia differenziata, Acli a convegno per confrontarsi su una riforma “che rischia di dividere il Paese”
Martedì 22 ottobre (ore 11.00), presso la sede nazionale a Roma, le Acli organizzano il convegno “Un referendum per l’Italia: quale idea di unità". Dopo la consegna in Cassazione di oltre un milione di firme per richiedere il referendum per l’abrogazione del Ddl Calderoli, le Acli continuano dunque il loro impegno per informare e sensibilizzare i cittadini sui possibili rischi della riforma approvata in Parlamento lo scorso giugno.
"L’autonomia differenziata rischia di dividere il Paese, creando disparità nell’accesso ai diritti fondamentali - ha dichiarato Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli -. È una riforma che indebolisce la coesione sociale e territoriale per questo sosteniamo il referendum come strumento di difesa dell'unità e dell'uguaglianza. Nel solco del mandato ricevuto alle Settimane Sociali di Trieste, continuiamo ad impegnarci nel difendere concretamente la democrazia. Da mesi stiamo raccogliendo le firme per le nostre due proposte di legge su trasparenza e partecipazione. È un lavoro complementare alla battaglia contro l’autonomia differenziata perché desideriamo un Paese più giusto, in cui i cittadini siano i veri protagonisti di questo cambiamento”.
Al convegno interverranno: Ivana Veronese, vicepresidente del Comitato per il Sì al Referendum per l’abrogazione della legge sull’Autonomia Differenziata, Mons. Francesco Savino, vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, Maurizio Landini, segretario generale CGIL, Walter Massa, presidente nazionale Arci, Rosy Bindi, già ministro della Sanità e presidente del comitato promotore del referendum sull’Autonomia differenziata, ed Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli. Ad introdurre l’incontro sarà Antonio Russo, vicepresidente nazionale delle Acli.