Azzardo, un aiuto alle famiglie dei giocatori patologici
ROMA - Dopo oltre 15 anni di servizio diretto ai giocatori patologici tramite i gruppi settimanali di trattamento, l’Associazione Onlus “Centro Sociale Papa Giovanni XXIII” estende le proprie attività anche alle famiglie dei giocatori. Nasce così il Servizio di Supporto per Famigliari, con la consapevolezza che il "gioco d’azzardo patologico porta con sé anche forti componenti relazionali". "Un percorso psicologico per i famigliari diventa utile per due motivi: - spiega l'organizzazione - porta ad un sollievo nel carico famigliare, e fa sì che i membri della famiglia possano vedersi come importanti alleati all’eventuale trattamento del giocatore".
I gruppi proposti sono specifici e di brevissima durata, e sono aperti a tutti i famigliari di giocatori problematici: sia che siano seguiti in qualche tipo di trattamento, sia per i famigliari di giocatori che non hanno nessun trattamento in corso. Hanno gli obiettivi generali di migliorare le relazioni tra il giocatore e chi si occupa di lui, comprendere le complesse, e a volte contrastanti, emozioni che si sperimentano, introdurre l’ottica della comprensione limitando il pre/giudizio, aumentare la possibilità di gestire correttamente la situazione economica e famigliare complessiva e di venire a conoscenza dei servizi presenti sul territorio per l’aiuto economico. Il condividere la propria esperienza con altri famigliari permette di attenuare il senso di solitudine e isolamento inevitabile ricevendo ascolto, sostegno e confronto, dicendo a voce alta anche le cose più difficili in uno spazio protetto e nel rispetto del segreto professionale.
Nello specifico i gruppi si differenziano secondo scopi e modalità, e vi è la possibilità di partecipare ad uno solo di questi o ad entrambi. Il primo gruppo è dedicato a coloro che sono interessati ad approfondire i temi della patologia, il modo di manifestarsi, le possibilità di cura e per ricevere suggerimenti e consigli nella gestione del denaro e della condizione generale. In questo caso gli incontri sono tre con cadenza mensile. Il secondo gruppo è riservato a chi intende fare un percorso psicologico di aiuto al difficile ruolo di famigliare di un giocatore, cercando di comprendere ciò che si prova nei suoi confronti e le modalità di relazione messe in atto. La condivisione di queste con il gruppo ne favorisce la messa in discussione e crea le condizioni per provare a modificare ciò che è dannoso nella relazione. In questo caso gli incontri sono sei, con cadenza quindicinale.
Per accedere al servizio è necessario un preventivo colloquio di conoscenza con la psicologa responsabile, Silvia Sivieri (azzardo_supportofamigliari@libero.it)