Azzardo, una slot su 3 è illegale. "Ma a fare danni sono le altre due..."
ROMA - “E’ urgente disinnescare la macchina attraverso i fattori tempo, colori e suoni”: Così Marco Dotti, del Movimento No Slot, intervenuto alla presentazione del libro “Vite in gioco, oltre la slot-economia” (Città Nuova 2014) nella sala Mercede della Camera ieri pomeriggio, ha chiesto che si agisca sulla questione con provvedimenti più rapidi delle iniziative di legge “su cui si mette la faccia sapendo che non porteranno nulla con la scusa delle lobby”. Per Dotti, “le giocate sono troppo veloci, bisogna disinnescare la relazione uomo-macchina, bloccando l’accesso per 5- 6 minuti tra una giocata e l’altra”. Inoltre è necessario intervenire sulla trasparenza: “I comuni possono togliere le convenzioni per pagamento dei tributi”, “piuttosto facciano le municipalizzate dell'azzardo, così si vede da che parte stanno”. “Le slot sono bombe. Non si può lasciare ad altri lo sminamento”, ha detto. “Bisogna imporre ai bar di avere introiti per il 70% da vivande”.
Daniele Poto, giornalista, autore del Dossier su Azzardopoli di Libera ha evidenziato il collegamento diretto tra gioco legale e illegale: “Il concessionario italiano più discusso, la famiglia Corallo, è stato trovato in contiguità mafiosa poiché delle 300 mila macchinette che viaggiavano senza che i Monopoli dello Stato controllassero, 131 mila erano di Corallo”. “Una su tre macchinette è illegale, ha detto, la stessa percentuale di quelli che giocando si ammalano”. Poto ha poi fatto esempi di conflitti di politici che hanno avuto ruoli importanti in società del gioco. “L’ex parlamentare Pdl Amedeo La Boccetta difese le lobby gioco e dopo diventò rappresentante di concessionarie; l’ex parlamentare democratico Francesco Tolotti, è oggi presidente di Fondazione Unigioco; l’ex sottosegretario all’Economia Alberto Giorgetti, poi candidato a un ruolo imporante in Lottomatica”.
Torino, che ha adottato regole severe in consiglio comunale, ha tuttavia permesso la campagna pubblicitaria “Con il gioco del lotto la città diventa più viva”, per un’entrata di 200 mila euro. “Mentre Lottomatica, una delle prime multinazionali è sempre meno italiana, il suo nome oggi è Gtech, versa tasse all'estero e lo Stato Italiano continua a perdere”.
“La crescita dell’azzardo è legata al tasso di povertà degli italiani - ha detto Poto -, detenevano oltre 9 mila miliardi di euro nel 2011 e ora circa 8 mila tra rendite e case. 1300 miliardi sono stati persi in 3 anni”. “L’emergenza è alta, perché ogni giorno gli italiani ci stanno lasciando la salute. E’ necessario un moto complessivo e trasversale della politica per affrontarla”.
box “Una slot su tre è illegale, ma non mi preoccupa la terza macchinetta illegale, bensì le altre due”, ha affermato Luigino Bruni, della Commissione internazionale Economia di Comunione. “Ogni euro che finisce in macchinetta alimenta strutture sbagliate, va in un’economia che non produce nulla. Sono 70 miliardi l’anno che vengono tolti all’economia che lavora”, ha spiegato. Per l’economista questo è il risultato di aver affidato la fragilità a multinazionali profit che più fanno perdere agli italiani più guadagnano: “Le concessioni vanno piuttosto date ad aziende pubbliche o no profit".
Tra i presenti in sala, Lorenzo Basso, deputato Pd, ha illustrato le attività dell’Intergruppo Parlamentare sui temi dell’azzardo, cui ha dato avvio un anno fa. In particolare il lavoro si è concentrato sul progetto di legge di Testo unico sul gioco azzardo patologico, attualmente discusso in commissione Affari sociali della Camera. Il testo prevede il divieto assoluto di pubblicità del gioco d’azzardo (mentre attualmente il decreto Balduzzi lo vieta solo in alcuni orari per la tutela dei minori) e norme di carattere contenitivo come la tracciabilità degli utenti, il contrasto alle attività di riciclo delle mafie e norme tecniche che entrano in un testo dedicato alla prevenzione e cura delle patologie. Il senatore Giovanni Endrizzi del Movimento Cinque Stelle, si è detto favorevole a provvedimenti che rendano identificabile giocatore e alla possibilità di bloccare il gioco. (Ludovica Jona)