29 gennaio 2015 ore: 15:04
Salute

Azzardo. Zappolini: "Gioco patologico escluso dai Lea? Fatto gravissimo"

Il portavoce della campagna “Mettiamoci in gioco” chiede al ministro della Salute Lorenzin il rispetto degli impegni presi in più occasioni. “Un’esclusione di tale patologia sarebbe incoerente e avvilente”
Gioco d'azzardo, giocatore scopre asso

ROMA - “Il gioco d’azzardo patologico rientri nei livelli essenziali di assistenza”. A chiederlo è don Armando Zappolini, portavoce di Mettiamoci in gioco, la campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo. “Apprendiamo dalla stampa - dichiara Zappolini - che la prossima settimana il ministro della Salute Beatrice Lorenzin presenterà alle Regioni i livelli essenziali di assistenza. In essi, per quanto ne sappiamo, non viene citato esplicitamente il gioco d’azzardo patologico (Gap). Ci attendiamo che ciò dipenda dal fatto che il Gap viene implicitamente incluso nel novero delle dipendenze. Qualora, invece, si profilasse un’esclusione di tale patologia, davvero clamorosa vista l’entità e la gravità del fenomeno e gli impegni assunti più volte, pubblicamente, dal ministro Lorenzin, si tratterebbe di un fatto gravissimo su cui sia noi sia altri soggetti impegnati sul tema ci mobiliteremmo con grande energia”.

La campagna Mettiamoci in gioco ricorda che già il decreto Balduzzi prevedeva l’inclusione del gioco patologico nei livelli essenziali e che la stessa legge di stabilità stanzia 50 milioni di euro per tale problema. “Sarebbe del tutto incoerente e anche piuttosto avvilente”, conclude don Zappolini “se si decidesse di (non) procedere con il passo del gambero”.  

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