23 gennaio 2018 ore: 18:16
Famiglia

Baby gang, il garante della Campania: abbassare l'età punibile non serve

"I metodi terroristici di cui parla Marco Minniti non stanno ne' in cielo ne' in terra". Cosi' alla Dire Cesare Romano, Garante Regionale dell'Infanzia e dell'Adolescenza in Campania, commenta l'affermazione del ministro dell'Interno per il quale...
Baby gang, ragazzi in strada

NAPOLI - "I metodi terroristici di cui parla Marco Minniti non stanno ne' in cielo ne' in terra". Cosi' alla Dire Cesare Romano, Garante Regionale dell'Infanzia e dell'Adolescenza in Campania, commenta l'affermazione del ministro dell'Interno per il quale le azioni criminose compiute da alcuni minorenni nel napoletano sono costruite con "metodiche terroristiche". Affermazione, quella di Minniti, che non "rispecchia assolutamente l'ufficio del garante regionale".

"Credo - spiega Romano - che molti di questi atti siano di bullismo e, tra parentesi, le dico che ho sentito cose di cotte e di crude su possibili soluzioni magiche". "Il vero problema - prosegue - e' che abbiamo un hinterland molto degradato. Ci vuole un piano Marshall per le periferie e per alcuni quartieri di Napoli perche' il vero problema sono proprio gli ambienti degradati da cui provengono queste baby gang. Bisogna coinvolgere le famiglie. Abbiamo bisogno di supportarle, di una formazione delle famiglie. Bisogna monitorarle e fare in modo che diventino piu' consapevoli verso i propri figli".

Il garante non crede che tra le soluzioni al fenomeno delle cosiddette baby gang ci sia quella di abbassare l'eta' punibile. "É una cosa non tollerabile neanche questa. Tra un po' passeremo a dieci anni, poi a otto e a sei anni. Non e' questa la soluzione".

"Non si vuole affrontare il problema vero - ribadisce il garante - quello del degrado spaventoso che esiste nelle periferie e nei quartieri di Napoli. Questa e' l'azione da fare ma ci vuole tempo e denaro e nessuno la prende in considerazione". Proprio per il recupero delle periferie, sottolinea Romano, "abbiamo lanciato l'associazione 'Rimuoviamo il degrado'. Questa si occupa esattamente delle periferie e in particolare siamo partiti dal Parco Verde di Caivano. È qui che vogliamo costruire un centro polifunzionale che possa dare sostegno sia ai ragazzi che alle famiglie". (DIRE)

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