21 agosto 2015 ore: 16:22
Disabilità

Bambini e autismo onlus firma la convenzione: ripartono i servizi

La presidente della onlus di Pordenone: “Un passo avanti, anche se restano alcune questioni aperte. Non dimentichiamo che la convenzione firmata giovedì, se pur sana il lavoro pregresso, scadrà il 31 dicembre 2015”
Autismo, bambino con cubi colorati

ROMA – Firmata ieri sera, giovedì 20 agosto, la convenzione tra la Regione Friuli Venezia Giulia e  la Fondazione bambini e autismo onlus che regola i servizi regionali della Fondazione. L’accordo prevede per l’anno 2015 l’impegno di spesa di 870.000 euro a carico della Regione per prestazioni che la Fondazione ha già erogato e continuerà ad erogare fino al 31 dicembre. Nello specifico, la convenzione prevede i seguenti servizi per persone con Asd (Autism Spectrum Disorders) di varie età e residenti nel territorio regionale: 11.900 ore di attività ambulatoriale, 1.800 giornate di semiresidenzialità, 1.000 giornate di residenzialità. 

“E’ senza dubbio un passo avanti - dichiara la presidente della Fondazione Cinzia Raffin - che sblocca una situazione che si è protratta per mesi senza alcuna soluzione. Confidiamo ora che l’erogazione dei fondi avvenga in tempi brevi, nell’attesa abbiamo comunque ripreso i servizi previsti dalla convenzione già a partire da oggi (venerdì 21) per non creare ulteriori disagi ai nostri utenti e alle loro famiglie”. 

Dopo la sospensione dei servizi una settimana fa, il botta e risposta con l’assessorato regionale e i chiarimenti dei giorni scorsi, ora la vicenda della Fondazione di Pordenone nel suo rapporto con l’istituzione regionale per i servizi alle persone con autismo è quindi chiusa? “Non proprio – dice Raffin - perché restano aperte alcune questioni: le convenzioni aggiuntive con le aziende sanitarie, le tariffe per i servizi socio-sanitari come quelli di respiro nei fine settimana, lo smaltimento della lunga lista d’attesa regionale (oltre 30 persone), ma soprattutto la riproposizione della questione nel 2016”. Alla direzione della Fondazione ricordano infatti che “la convenzione firmata giovedì, se pur sana il lavoro pregresso, scadrà il 31 dicembre 2015”.

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