Baobab, ancora 250 persone in strada. E’ scontro tra municipio e volontari
- ROMA - Sono 250 i migranti che anche stanotte hanno dormito in via Cupa, a Roma, davanti a quello che un tempo era il centro Baobab. Ancora una volta i materassi sono stati sistemati lungo la stradina adiacente a via Tiburtina, chiusa durante la notte per permettere il pernotto dei migranti. Un’emergenza continua e per ora senza soluzione. Per questo ieri sera si è svolto un consiglio straordinario nel II municipio alla presenza della neoassessora capitolina al Welfare, Laura Baldassare. All’ordine del giorno c’era proprio la questione Baobab, che seconda Baldassare deve rientrare innanzitutto nei canoni della “legalità”: per questo, ha detto, verranno cercati al più presto posti nei centri di accoglienza, per spostare le persone che ora dormono in strada. “Non è una situazione dignitosa né per i migranti né per gli abitanti del quartiere” spiega “per ora abbiamo provveduto a pulizie straordinarie della strada, ma non si può continuare così”. Nei prossimi giorni dunque, si potrebbe prospettare un nuovo sgombero, il secondo dopo quello di fine maggio, quando furono tolte le tende montate sotto il cimitero del Verano. Già negli ultimi giorni le forze dell’ordine si sono, infatti, recate a via Cupa per i controlli. Nel lungo periodo, invece, Baldassarre si è impegnata ad attivare una soluzione programmata con le realtà che si sta facendo carico in questo momento dell’accoglienza dei transitanti: i volontari di Baobab experience, ma anche le diverse organizzazioni, da Medu fino a l’Unhcr.
La posizione del II municipio: “serve soluzione tempestiva”. Nella riunione di ieri il consiglio del municipio ha chiesto alla Giunta capitolina di assumere “decisioni tempestive ed efficaci”, sottolineando però che non vengono ritenute possibili nè idonee soluzioni quali il Ferrhotel (l’ex albergo dei ferrovieri dato in comodato d’uso gratuito al Comune da Ferrovie dello Stato), né l’ex Ittiogenico, lo stabile che i volontari, riunitisi nell’associazione Baobab experiece, avevano chiesto di riaprire, dopo anni di abbandono, per farne un centro per transitanti. Per il consiglio del secondo municipio, dunque, i migranti devono essere trasferiti immediatamente nei centri di accoglienza del comune di Roma, o in nuove strutture da adibire temporaneamente all’accoglienza “per far cessare la situazione di degrado sul territorio”. Solo una volta superata questa emergenza si chiede al Comune di attivare un programma strutturato per l’accoglienza temporanea dei migranti. Si parla, in particolare, di un centro, la cui gestione dovrebbe essere affidata al Comune di Roma, con capienza complessiva di 50 posti e che possa favorire un’accoglienza dignitosa.
L’ira dei volontari: “Atteggiamento pavido, si vuole solo spostare il problema”. Di atteggiamento pavido da parte del municipio parlano invece i volontari del Baobab. “Il fatto che i migranti meritino un’accoglienza migliore è anche una nostra preoccupazione – sottolinea Roberto Viviani di Baobab experience -. Ma nei fatti il secondo municipio dimostra poca conoscenza del fenomeno, si propone una struttura da 50 posti quando anche stanotte sono stati 250 i migranti che hanno dormito in strada. Tra questi c’erano anche donne e bambini. Non vediamo nessuna soluzione concreta, si punta solo ad allontanare il problema dal territorio – aggiunge – non è un caso che si punti ad escludere anche l’ipotesi dell’ex Ittiogenico. E’ una posizione pavida, non fa niente neanche per valorizzare la risposta della cittadinanza, che in questo anno ha dimostrato grande solidarietà. Non si vuole sfruttare la forza dei cittadini, né si propone una soluzione realmente concreta. I centri a Roma sono tutti pieni”. Per Viviani dunque, in questo modo “non verrà data più ai cittadini, che quella giunta rappresenta, la possibilità di esprimersi attraverso la solidarietà dimostrata finora. Si perde una grande opportunità: - conclude - il secondo municipio dovrebbe accettare il fatto di essere luogo di arrivo, ma anziché subirne le conseguenze potrebbe valorizzare lo slancio dei suoi cittadini”
La solidarietà del mondo della cultura da Gianni Amelio a Nicola La Gioia. Intanto in queste ultime settimane intorno all’esperienza del Baobab si è riunito il mondo della cultura, con due eventi. Una serata di cinema, con la proiezione di Lamerica di Gianni Amelio e del documentario Il Silenzio di Farnoosh Samadi e Ali Asgari, accompagnata da un appello firmato da diversi registi e attori come Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio, Gianfranco Rosi, Paolo e Vittorio Taviani, Daniele Vicari, Andrea Segre, Valeria Golino, Elio Germano e Valerio Mastandrea. E una seconda serata in cui diversi scrittori e poeti hanno dato vita a una maratona letteraria. Tra questi Nicola La Gioia, che ha parlato del Baobaob, come “il miglior antidoto al razzismo”. (ec)