Baobab, incontro in comune per i volontari: ancora nessuna soluzione stabile
ROMA – Nessuna soluzione stabile sul futuro dei profughi che arrivano nella Capitale, solo una sistemazione rapida per i migranti che attualmente non sanno dove andare. Si è svolto oggi nel pomeriggio l’incontro tra i volontari del centro Baobab di via Cupa (chiuso il 6 dicembre scorso) e la dottoressa Vaccaro, subcommisario del Comune di Roma per le politiche sociali e l’immigrazione. Un incontro interlocutorio, fissato da giorni, con l’obiettivo di trovare una soluzione al problema del flusso dei migranti transitanti nella Capitale, che prima si appoggiavano al centro di via Cupa e ora si trovano in mezzo a una strada.
“La dottoressa Vaccaro ci ha spiegato che per ora il Comune non ha una soluzione all’emergenza – spiega Roberto Viviani, uno dei volontari -. Stanno cercando di capire cosa fare,sia per l’immediato che a lungo termine. In questo momento stanno esaminando anche la lista dei locali vicino alla stazione Tiburtina, ceduti da Fs al II municipio, ci saranno poi dei tempi tecnici di valutazione per pianificare l’intervento”. Dal commissario Tronca, spiega ancora Viviani, viene escluso di poter utilizzare il Ferrothel che secondo la precedente amministrazione doveva essere il primo centro per transitanti della capitale, perché troppo oneroso nei costi di riqualificazione.
Nell’immediato il Comune ha comunque assicurato un posto per i venti migranti eritrei che, dopo la chiusura del Baobab, hanno dormito provvisoriamente nella sede di Sinistra italiana, non avendo un altro posto in cui stare. “Entro stasera ci hanno assicurato un posto per loro sia nei centri attivati per l’emergenza freddo che nel centro della Croce rossa di via del Frantoio – aggiunge Roberto – in caso contrario noi prenderemo in considerazione anche la possibilità di montare delle tende a via Cupa. Ma non vorremmo arrivare a questo, anche perché la notte fa freddo e non si tratterebbe di una soluzione pratica e agevole per nessuno”.
Durante l’incontro si è anche parlato di come affrontare il tema sul lungo periodo. I volontari hanno già individuato un posto vicino alla stazione Tiburtina, di proprietà della Regione Lazio, che potrebbe essere trasformato in centro per transitanti. E hanno esposto la proposta ai referenti del Comune. “Concordiamo con l’amministrazione sul fatto che il problema dei transitanti vada risolto a monte – conclude Viviani – si tratta di una figura giuridica non riconosciuta, serve quindi innanzitutto una soluzione politica”. (ec)