11 agosto 2016 ore: 12:04
Immigrazione

Baobab, nuovo blitz: migranti portati in questura. "Sono terrorizzati"

Questa mattina due pullman e un blindato hanno portato circa 80 persone, tra cui molti minori, alla Questura di via Patini per l’identificazione. Strada chiusa e forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Un attivista: “Il quinto blitz da giugno. Ogni volta un trauma. Urge incontro con prefettura”. Entro fine mese la tendopoli
Baobab Experience Baobab Experience - Nuovo blitz in via Capua 1

Foto: Baobab Experience

- ROMA – E’ di nuovo blitz al Baobab di via Cupa a Roma: forse il quinto, dall’inizio dell’estate. “Questa mattina, un blindato e due pullman hanno caricato un’ottantina di migranti, tra cui molti minori, assistititi da Save the Children. Destinazione del viaggio: la questura di via Patini per le procedure d’identificazione”, ci racconta Roberto Viviani, uno degli attivisti del Baobab, arrivato mentre il blitz era in corso. “Le forze dell’ordine hanno chiuso la strada e costretto i migranti a salire su pullman e blindato”. In questi giorni, il centro di via Cupa ospitava circa 170-200 persone. “Alcuni sono riusciti a dileguarsi all’arrivo delle Forze dell’Ordine, molti erano terrorizzati, piangevano, opponendo resistenza. Alla fine, molti sono stati sollevati di peso o trascinati con la forza a bordo dei mezzi. Li hanno accompagnati due attivisti, tra cui un’avvocata, ma non sappiamo se li lasceranno entrare a via Patini”.

Foto: Baobab Experience
Baobab Experience - Nuovo blitz in via Capua 2

Le modalità sono le stesse di sempre: “il penultimo blitz ha impiegato carabinieri, polizia, Ama, Guardia di finanza e Sala operativa sociale. Oggi invece mancavano all’appello carabinieri e Ama. Una situazione pesante e particolarmente traumatica per i migranti, che hanno ancora addosso lo choc della guerra da cui sono fuggiti e del viaggio che hanno dovuto affrontare. Ieri – ci racconta Roberto – c’erano i fuochi d’artificio a San Lorenzo: molti di loro erano terrorizzati”.

Quello che gli attivisti tornano quindi a chiedere è “un incontro con la prefettura, per trovare insieme un modo diverso per procedere all’identificazione di queste persone. I blindati in assetto antisommossa arrivano ormai ogni 2 settimane: possibile che non ci sia un’altra modalità? E ci chiediamo anche quanto costino questi blitz”.

Foto: Baobab Experience
Baobab Experience - Nuovo blitz in via Capua 1

Intanto, gli attivisti del Baobab stanno prendendo parte, in queste settimane, al tavolo di lavoro con l’assessora capitolina Laura Baldassarre e le associazioni, per trovare un’alternativa di accoglienza al Baobab. “Stiamo lavorando in modo costruttiva, non abbiamo nulla da rimproverare all’amministrazione, che però ha ereditato una vera ‘patata bollente’. Contiamo che, entro fine mese, aprirà una tendopoli nei pressi della stazione Tiburtina, dove accogliere in maniera più idonea e strutturata queste persone”. (cl)

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