Barbara, l’attrice con sindrome di Down che recita l’Amleto
FOLIGNO (Perugia) – Un corpo minuto, che può apparire fragile, ma che in realtà è dotato di una grande energia e che fa vibrare i sogni del giovane Amleto. Sabato 4 dicembre, in occasione de L'Altra Mente Festival, a Foligno (PG) va in scena Hamlet Solo: la protagonista è Barbara Voghera, attrice con sindrome di Down, in un allestimento creato per e con lei da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto.
Dal 2009 al 2013 Lenz Fondazione ha realizzato un importante progetto di ricerca drammaturgica e performativa contemporanea attorno all’Amleto di Shakespeare, allestendo creazioni site-specific in diversi spazi monumentali in provincia di Parma, tra cui la Rocca dei Rossi di San Secondo, la Reggia di Colorno e il Teatro Farnese nel 2012. Lo spettacolo è una sintesi scenica di tale attraversamento.
“In questo Hamlet Solo si esplicita un dispositivo drammatico che rivela la natura orfana di Amleto, la sua inevitabile e assoluta solitudine scenica ed esistenziale – spiegano Maria Federica Maestri e Francesco Pititto –. In un attraversamento senza respiro del testo, l’attrice implode dentro gli altri personaggi, unico strumento ‘vivo’ di una partitura visiva di spettri. I dialoghi con Orazio, la Regina, il Fantasma del Padre, Guild and Rose, gli Attori, I Becchini, Re Claudio vengono inflessi nell’unico duello eroico possibile, quello dell’attore con sé stesso”.
Barbara Voghera è protagonista dagli inizi del Duemila di alcuni tra i più importanti progetti performativi di Lenz, figura centrale nell’ultraventennale indagine di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto sul rinnovamento della lingua scenica contemporanea attraverso il dialogo artistico con l’alterità. Eccezionale interprete nelle varie stesure dell’Amleto, è presenza poliforme nella trilogia dedicata al Faust di Goethe e straordinaria performer nella prima versione de La vita è sogno di Calderón de la Barca nel ruolo di Clarino. È in scena nell’allestimento site-specific Il grande teatro del mondo, realizzato nel 2018 per Parma Capitale italiana della cultura.
Sempre il 4 dicembre, alle 17, è in programma anche l’incontro “Presente. Essere per esserci”, su esperienze virtuose con performer solitamente esclusi dai processi artistici. “Sarà un’occasione per riflettere sul tema del valore della cultura e delle arti come strumenti per superare il disagio causato dalla crisi pandemica e post pandemica e raccontare esperienze virtuose di progetti artistici, in particolare nell’ambito del teatro e delle arti performative, che vedono protagonisti soggetti sensibili e situazioni fragili”, conclude Elena Sorbi, curatrice dei progetti di Lenz Fondazione.