Befana solidale, i "nonni" consegnano doni ai bimbi ricoverati
ROMA - Torna per il quinto anno la "Befana Solidale" dedicata ai bambini ricoverati nel reparto di Pediatria dell'Ospedale Sant'Eugenio a Roma. Sabato 6 gennaio 2018, alle ore 11, la Federazione anziani e pensionati delle Acli di Roma e le Acli di Roma e provincia, in collaborazione con la Giano Onlus riproporranno l'iniziativa. Una giornata di festa all'insegna della solidarietà, che vedrà i nonni e le nonne della Fap Acli di Roma e gli anziani della struttura complessa di Geriatria dell'Ospedale Sant'Eugenio impegnati nella consegna dei regali ai bambini ricoverati presso l'Ospedale. I giocattoli sono stati raccolti grazie all'acquisto da parte della Fap Acli di Roma e delle donazioni ricevute durante l'anno dall'associazione Giano Onlus. Saranno presenti Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma e provincia, Giovanni Capobianco, direttore U.O.C. Geriatria dell'ospedale Sant'Eugenio e Francesco De Vitalini, segretario della FAP ACLI di Roma.
"Ogni anno - aggiunge Lidia Borzì, presidente delle Acli Roma e provincia - questa giornata rappresenta un momento davvero speciale, reso possibile grazie alla proficua collaborazione avviata da tempo con la Giano ONLUS e con l'ospedale Sant'Eugenio. Un’idea, quindi, che trova i suoi punti di forza nella rete creata fra le varie realtà in campo e nel dialogo intergenerazionale che nasce fra i bambini e gli anziani, che si impegnano per portare sui loro volti un sorriso in questo ultimo giorno di festività natalizie”. "Da diverso tempo ormai - dichiara Francesco De Vitalini, segretario della FAP Acli di Roma – ci piace iniziare il nuovo anno con questa iniziativa di solidarietà che non soltanto permette ai tanti bambini costretti a passare le feste in ospedale di dimenticare per un po' la propria condizione e vivere un momento di gioia e spensieratezza, ma dà anche l'occasione a tanti anziani di sentirsi nuovamente attivi e utili accanto ai più piccoli e ai più fragili, un obiettivo in cui la FAP crede e per il quale lavora ogni giorno".
"Tutti sappiamo - conclude Giovanni Capobianco, direttore U.O.C. Geriatria dell'ospedale Sant'Eugenio - che la malattia proietta le persone, ma in particolare i più fragili assieme alle loro famiglie, in una dimensione di preoccupazione e di pericolo, che si fa sentire maggiormente nei periodi di festività come questi. Io penso che un ospedale moderno non sia solo quello tecnologicamente avanzato, ma quello in cui, come dice Papa Francesco, si costruiscono ponti, tra chi si prende cura e chi di queste cure ha bisogno. E poi quale ponte più lungo e più saldo si può costruire tra chi ha una storia tutta da scrivere, come un bambino, e uno che ne ha una lunga da raccontare, come un anziano. La consegna di un dono, in un gesto semplice, vuole rappresentare questo messaggio".