Beni comuni, un patto tra cittadini: tra i firmatari c'è anche Casal di Principe
Napoli – Santa Maria Capua Vetere, San Tammaro e il più tristemente noto Casal Di Principe: sono i comuni che domani firmeranno il Regolamento sulla collaborazione fra cittadini e amministrazioni per la cura dei beni comuni urbani, il patto tra amministrazioni locali e cittadini studiato da Labsus (Laboratorio per la sussidiarietà) con il comune di Bologna e adottato già da undici comuni in Italia. Più a Sud dei tre campani, c’è solo Acireale in Sicilia, mentre sono una cinquantina le amministrazioni comunali che Labsus sta coinvolgendo in tutta la penisola, per rendere i cittadini protagonisti della cura dei beni comuni. Il Regolamento infatti stabilisce i principi a tutela dei cittadini che si occupano di spazi pubblici e beni comuni sul proprio territorio, permettendo loro di contare su un quadro giuridico chiaro e definito, e insieme delineando nuovi scenari anche in termini di idea della città, di cultura urbana, di cittadinanza e beni comuni.
"Simbolicamente – dice il presidente di Labsus - poter dire che si è su un’amministrazione condivisa vuol dire mandare un segnale molto forte ai cittadini, invogliarli a occuparsi della loro città. Ho dedicato il regolamento alla memoria di Tommaso Cestrone, l’agricoltore che abitava vicino alla reggia di Carditello e se ne prendeva cura, subendo di tutto: qualcuno ha persino dato fuoco all’azienda agricola. Era un vero cittadino attivo". Cestrone, detto l’Angelo di Carditello, scomparso lo scorso anno, si occupava gratuitamente di ripulire l'esterno e l'interno della Reggia settecentesca da rifiuti e dalle erbacce, ed era stato più volte vittima di episodi intimidatori: dall’auto e roulotte bruciate, alle pecore uccise, fino alla bomba carta in azienda. Messa più volte all’asta la reggia è stata poi acquisita dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, che ha stipulato lo scorso settembre con l’associazione Agenda 21 per Carditello e Regi Lagni un protocollo di intesa per il suo recupero e la sua valorizzazione, a dimostrazione che quella del prendersi cura dei beni comuni è una strada percorribile e che può diventare un processo irreversibile quando il cittadino comprende che può incidere con la propria partecipazione alla vita pubblica sull’interesse generale.
"Il Regolamento “ costringe” i comuni ad accettare di avere i cittadini come alleati – si badi bene, non come supplenti - perché portano competenze, tempo e risorse preziosi per l’amministrazione, affinché tutti possano vivere meglio. è veramente importante – conclude Gregorio Arena – che ora il Regolamento viene approvato anche a Casal di Principe: per noi è fondamentale che siano comuni difficili come questo ad aderire".
Diversi gli appuntamenti previsti per domani: si partirà con un forum sui beni comuni dalle 10,00 presso la Reggia Borbonica di Carditello, promosso dall’associazione Agenda 21 per Carditello e Regi Lagni e moderato da Giovanna Rossiello (autrice e conduttrice del TG1 RAI Fa la cosa giusta), dove si affronteranno le problematiche giuridiche – operative nell’applicazione del regolamento per i Comuni sottoscrittori. Nel pomeriggio poi i sindaci dei tre comuni sottoscriveranno formalmente il Regolamento nelle sedi dei Consigli Comunali di Casal di Principe, San Tammaro e Santa Maria Capua Vetere, dove, per l’occasione, i consigli comunali saranno aperti a tutti, affinché qualsiasi cittadino che voglia prendersi cura dei beni comuni sappia come agire per avere il sostegno e la collaborazione dell’amministrazione. (ip)