Beni confiscati, Addiopizzo aiuta le famiglie a ristrutturare e arredare
PALERMO - Aiutare e sostenere a vario livello quelle famiglie in stato di povertà che, assegnatarie di un bene confiscato alla mafia, non sono in grado di affrontare le spese per rendere abitabili le loro case. Con questo obiettivo il comitato Addiopizzo sposa l'iniziativa 'La solidarietà prende casa' coordinandosi in rete con altre associazioni cittadine che seguono a vario titolo i percorsi delle famiglie con disagio sociale. Addiopizzo a tal fine porterà avanti diverse iniziative di solidarietà i cui proventi saranno custoditi a Santa Chiara. Stasera per l'occasione è stata organizzat una cena di solidarietà a Villa Costanza. Tra gli altri, della rete di collaborazione finalizzata all'accompagnamento complessivo di queste famiglie, fanno parte anche Emmaus Palermo, Handala, Moltivolti e il centro salesiano di Santa Chiara.
Ad alcune famiglie, private per anni del diritto fondamentale alla casa, infatti, sono stati assegnati dal Comune di Palermo, attraverso una graduatoria, appartamenti confiscati alla mafia. Queste abitazioni, però, hanno bisogno di una serie di interventi per essere rese abitabili. Le famiglie assegnatarie, data la condizione di povertà in cui versano, non possono fare tutto da sole.
Gli imprenditori della rete di Addiopizzo si sono messi a disposizione fornendo manodopera e materiali e con le famiglie hanno dato vita ad un processo di auto-recupero. Si tratta di un’azione di solidarietà condivisa tra gli operatori economici del circuito di consumo critico antiracket, ma anche delle associazioni, della cittadinanza e delle famiglie, al fine di rendere fruibili, agibili e confortevoli gli spazi confiscati e assegnati a uso abitativo. Un’iniziativa che vuole essere anche l’occasione per dar vita a un progetto di collaborazione e crowfunding che attivi un circolo virtuoso all’interno del quale anche le famiglie siano messe nelle condizioni di valorizzare le loro nuove case. In un’ottica di sostenibilità, inoltre, gli arredi saranno il frutto del riciclo e riutilizzo di materiali.
"Abbiamo voluto ampliare, in questo modo, le nostre iniziative a tutela dei diritti del cittadino - spiega Laura Nocilla di Addiopizzo - con la consapevolezza che la legalità è per tutti e passa anche dal riconoscimento di alcuni diritti fondamentali come quello della casa. Pertanto lavoriamo in rete con altre associazioni per garantire alternative concrete all'accessibilità dei territori. Abbiamo già deciso di aiutare due famiglie numerose assegnatarie di due beni che non hanno la possibilità economica di rendere abitabile le case né di arredarle. Nel primo caso di una famiglia con 5 minori abbiamo acquistato i materiali necessari affinchè questa potesse avviare i lavori nell'immobile in pieno auto-recupero. Le famiglie devono essere accompagnate in un percorso di auto-responsabilità consapevole che le porti a valorizzare il bene che è stato assegnato loro. I lavori, invece, nella seconda casa della famiglia con 4 figli li inizieremo domani e consistono principalmente nel cambio di tutte tubature".
"L'idea centrale è quella di supportare le famiglie con una rete di collaborazione che parta dalla collaborazione dei cittadini - continua Laura Nocilla - e delle associazioni insieme, tutte orientate a migliorare la qualità della vita a partire dal riconoscimento dei diritti. Stiamo cercando di costruire un modello di intervento solidale che renda le stesse famiglie protagoniste delle loro azioni. Considerando che l'emergenza abitativa a Palermo è un grosso problema pensiamo di continuare il percorso che necessariamente si dovrà avvalere della collaborazione di tutti". (set)