24 novembre 2015 ore: 18:42
Immigrazione

Blitz al Baobab, il Cir: "Non fomenti allarmismo e sospetto verso i migranti"

Il Consiglio Italiano per i Rifugiati annuncia che moniterà che alle 25 persone condotte in questura vengano assicurati i diritti e che venga garantito loro l’accesso alla procedura di protezione internazionale, nonché la possibilità di avere notifica formale dei i provvedimenti emessi nei loro confronti

ROMA - Il Consiglio Italiano per i Rifugiati (Cir) con una nota si dice “molto preoccupato che il blitz di stamattina al Centro Baobab possa fomentare, in un momento particolarmente complesso dopo gli attentati di Parigi, il clima di allarmismo e sospetto nei confronti dei rifugiati e migranti che stanno arrivando in Italia ed Europa”. Dobbiamo ribadire che non esiste nessuna equazione tra rifugiati e terroristi – precisa il Cir -, al contrario il terrorismo è una delle cause da cui i rifugiati fuggono”.

Venticinque persone sono state condotte questa mattina alla Questura di Roma. Il Cir annuncia che moniterà che vengano assicurati i loro diritti e che venga garantito il loro accesso alla procedura di protezione internazionale, laddove manifestassero tale volontà, nonché la possibilità di avere notifica formale dei i provvedimenti emessi nei loro confronti.

 “È evidente la necessità di identificare chi entra in Italia e in Europa. Riteniamo però che anziché affidarsi a dei blitz di polizia, siano necessarie delle norme che prendano nella dovuta considerazione le istanze dei rifugiati e che possano così concorrere a contrastare le loro resistenze all’identificazione. Il fallimento del Sistema Dublino deve illuminare la prassi relativa al programma di ricollocamento per scongiurare un’ennesima sconfitta”,  dichiara Fiorella Rathaus direttrice del Cir.

Il Cir, impegnato al centro Baobab con uno servizio di assistenza legale realizzato insieme all’Associazione A buon diritto, vuole anche sottolineare la positiva esperienza che il centro ha rappresentato grazie a una mobilitazione di volontari che hanno garantito in pochi mesi migliaia di pasti e di posti letto ai tanti rifugiati transitanti a Roma. Volontari che hanno riempito un vuoto lasciato dalle istituzioni locali. “Speriamo che le voci che si stanno diffondendo in queste ore di un possibile sgombero non trovino seguito nella pratica” conclude Rathaus.

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