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Da Calais a Salonicco, passando per Como, migliaia di persone aspettano di attraversare le frontiere, sempre più chiuse, dell’Unione. In campi informali come la “jungle” del nord della Francia o il parco di piazzale San Gottardo fino ai campi profughi governativi realizzati nelle ex fabbriche della cittadina greca. Le loro storie, le loro speranze e la voce dei tanti volontari che li aiutano raccontati in parole e immagini nei reportage realizzati da Eleonora Camilli e Alberta Aureli
Nel cuore di Belgrado 1700 persone vivono negli stabili abbandonati dietro la stazione degli autobus. Sono i migranti in transito sulla rotta balcanica bloccati qui dalla stretta sulle frontiere iniziata a partire dallestate scorsa. Arrivano dallAfghanistan, dal Pakistan, dalla Siria. E sotto la neve e il gelo cercano di sopravvivere al freddo in condizioni igieniche e abitative fatiscenti. La ...
Nel cuore di Belgrado 1700 persone vivono negli stabili abbandonati dietro la stazione degli autobus. Sono i migranti in transito sulla rotta balcanica bloccati qui dalla stretta sulle frontiere iniziata a partire dall’estate scorsa. Arrivano dall’Afghanistan, dal Pakistan, dalla Siria. E sotto la neve e il gelo cercano di sopravvivere al freddo in condizioni igieniche e abitative fatiscenti. La città bianca è diventata la loro ultima frontiera. Tra loro ci sono anche minori stranieri non accompagnati. Le foto sono state scattate da Alberta Aureli. VAI ALL'ARTICOLO>>