Bobba: "Senza il volontariato paese più povero e meno coeso"
ROMA - “Quello che emerge chiaramente dalla ricerca è il forte processo di incorporazione del Terzo settore all’interno di una ‘sfera pubblica allargata’ che consiste, di fatto, in una compartecipazione dei soggetti non profit alla realizzazione dei servizi e delle prestazioni di rilevanza pubblica. In questo senso si muove la ‘Riforma del Terzo settore dell’impresa sociale e del servizio civile universale’ del giugno 2016 che, rappresentando una concreta applicazione del principio di sussidiarietà previsto dall’art 118 della Costituzione, mira a valorizzare il Terzo Settore nei suoi tre elementi costitutivi: la finalità non lucrativa; gli scopi di utilità generale; un impatto sociale attento alla valorizzazione delle persone e alla promozione dei territori e delle comunità”.
Lo sottolinea Luigi Bobba, sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali, in occasione della presentazione del volume di ricerca ‘Volontari e Attività Volontarie in Italia'. “Ora siamo nel vivo della fase di stesura dei decreti attuativi della riforma che dovranno delineare una normativa attuale ed efficace. Il fine è quello di riuscire a trasformare le istanze di tutti gli attori in un complesso legislativo che riesca a fornire un impulso rinnovato ad un universo bisognoso di indicazioni univoche e mirate senza l’apporto del quale, tuttavia, il nostro Paese risulterebbe indubbiamente più povero e meno coeso – scrive in un messaggio inviato ai curatori del volume -. La capacità dell’associazionismo di fungere da scuola di democrazia e di stimolare la partecipazione politica e alla vita del Paese, l’accrescimento del benessere soggettivo di chi pratica attività di volontariato, il ruolo determinante del non profit rispetto alla formazione e all’acquisizione di soft skills e l’importanza della misurazione del beneficio sociale prodotto dai volontari che operano all’interno di un’organizzazione sono solo alcune delle importanti riflessioni che il volume mette in evidenza”, precisa, ricordando che “il Terzo Settore e, più in generale, la sfera dell’economia sociale sono ormai parte integrante del sistema produttivo del nostro Paese”.
“Il Non Profit ha registrato nel corso degli ultimi anni una crescita superiore a qualunque altro comparto, con un incremento del 28 per cento degli organismi e del 39,4 per cento degli addetti. Sono oltre 6 milioni i volontari che prestano servizio gratuito, 680 mila i dipendenti, 270 mila i collaboratori esterni e 6 mila i lavoratori temporanei – continua il sottosegretario -. Nel solo 2013 sono state 126 milioni le ore di volontariato realizzate a beneficio della collettività. Si tratta di una consistente mole di risorse, umane ed economiche, al servizio delle comunità territoriali di riferimento, che spesso costituiscono il primo antidoto verso la disgregazione del tessuto economico e sociale e la principale forza per la costruzione di una società inclusiva e sostenibile”.
Al sottosegretario al Lavoro ha replicato Renzo Razzano, presidente di Spes - Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio, esprimendo “rincrescimento” per la mancata partecipazione di Bobba del volume di ricerca ‘Volontari e Attività Volontarie in Italia”. “In questo momento così importante per la ridefinizione dei contorni legislativi e operativi del Terzo Settore e delle infrastrutture a suo supporto, è importante avere contezza della comprensione istituzionale del ruolo dei Centri di Servizio per il Volontariato come organismi capaci di produrre cultura e innovazione e strutture di sostegno alle iniziative di promozione che mettono il volontariato in dialogo e a confronto con altri settori e interlocutori – sottolinea Rozzano -. Siamo consapevoli degli impegni istituzionali che il suo incarico comporta, tuttavia speriamo di avere al più presto l’occasione di esaminare e discutere con lei i temi proposti nel volume”.