Bologna, nasce il Comitato Fiaba per l’accessibilità e la total quality
BOLOGNA - “Abbiamo chiesto al sindaco la costituzione di una ‘Cabina di regia per la Total Quality’, come abbiamo già fatto in una ventina di comuni italiani: organismi con il compito di coordinare le iniziative locali e individuare le criticità presenti nel territorio per promuovere l’accessibilità e la fruibilità”. A parlare è Giuseppe Trieste, presidente di Fiaba, il Fondo italiano abbattimento barriere architettoniche, ed ex atleta paralimpico. L’occasione è la presentazione del Comitato Fiaba bolognese, un gruppo di cittadine che ha deciso di mettere a disposizione la propria esperienza personale per contribuire al raggiungimento dell’accessibilità e dell’inclusione sociale per tutti.
Il comitato bolognese sarà presieduto da Cristina Zoffoli Vincenzi, farmacista e mamma di un ragazzo disabile. Con lei, Alessandra Albertini, dirigente Federconsumatori; Cinzia Carati, avvocato; Miriam Baldazzi, pensionata; Daniela Cariani, casalinga; Ilaria Giorgetti, ex presidente quartiere Santo Stefano e imprenditrice; Rosita Silvia Laganà, imprenditrice; Sandra Pavan, impiegata e Marzia Zambelli, imprenditrice. “Insieme lavoreremo, anche con il prefetto e tutte le amministrazioni limitrofe, per arrivare a una conferenza permanente sul tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche: capiremo cosa è stato fatto e cosa, invece, dobbiamo fare”.
“Il nostro obiettivo è coinvolgere tutte le varie forme di collettività per alzare lo standard dei servizi offerti – continua Trieste –. Vogliamo promuovere una mobilità di qualità per tutti: persone disabili, certo, ma anche anziani, genitori e nonni con i passeggini, turisti con le valigie. Lavoriamo per incentivare la ‘total quality’, la qualità percepita da chiunque in ogni momento”.
Come anticipato, nel capoluogo emiliano il comitato è tutto al femminile: “Le donne sono la colonna portante della famiglia, non mi stupisce che siano loro le prime a muoversi. Perché le norme e le leggi contro le barriere architettoniche ci sono, ma non vengono applicate. Pensiamo che l’unica strada percorribile sia ripartire dal basso, dalle famiglie e dalle scuole”. Per questo è pronto a partire anche il 5° concorso nazionale “I futuri geometri progettano l’accessibilità”, promosso da Fiaba in collaborazione con Miur e CNGeGL (Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati) per sensibilizzare gli studenti degli istituti tecnici per geometri, coinvolgendoli in un’esperienza pratica per la realizzazione di un progetto di abbattimento di barriere architettoniche. “Se formiamo i geometri di domani su questi temi, quando entreranno nel mondo del lavoro avranno un approccio diverso, una nuova cultura, che ci aiuterà a smantellare queste brutte abitudini”.
Presto, poi, sarà pubblicata la ‘prassi di riferimento nazionale per l’accessibilità’, per la definizione di una linea guida per la progettazione dell’abbattimento delle barriere architettoniche in un’ottica di accessibilità per tutti, frutto del lavoro congiunto di Fiaba, CNGeGL e del sistema Uni, l’ente che rilascia le certificazioni: “A quel punto tutti dovranno adeguarsi – chiarisce Trieste, che conclude –. Noi seminiamo in tutti gli ambiti: dove non arriva la legge, arrivano i cittadini”. (Ambra Notari)