29 luglio 2014 ore: 17:47
Salute

Bologna, pazienti psichiatrici diventano grafici esperti

Grazie a un corso di 20 ore, realizzato con il contributo della fondazione del Monte, 5 persone seguite dal centro di salute mentale hanno imparato a usare il programma InDesign. Il loro lavoro ha contribuito a dare un nuovo look grafico al trimestrale Il Nuovo Faro
InDesign, grafica

BOLOGNA - Sono diventati grafici grazie a un corso per imparare ad usare InDesign, il programma per impaginare le riviste. Sulla cattedra il grafico Marco Balboni, ma dietro ai computer 5 persone seguite dai centri di salute mentale di Bologna e provincia. Venti ore in 2 mesi per studiare come impaginare storie e documenti sulla rivista Il Nuovo Faro, trimestrale che proprio grazie a questo corso adesso sfoggia un nuovo look grafico. Tutto grazie al contributo della fondazione del Monte di Bologna e Ravenna: un corso che non solo ha permesso di dare un nuovo volto al giornale ma che ha dato la possibilità ad alcune persone di ricevere oggi una borsa lavoro per l’impaginazione della rivista. “La formula è per il momento quella degli interventi sociali riabilitativi attivi, i cosiddetti Isra - spiega il direttore del dipartimento di salute mentale, Angelo Fioritti ”.

Prima si chiamava semplicemente ‘Il Faro’ e il primo numero era formato da un foglio A4, poi è diventato un giornalino in bianco e nero di circa 30 pagine, adesso ha una copertina a colori, è una testata giornalistica registrata e conta ben 40 pagine. Un trimestrale che ogni volta si concentra su un tema, e l’ultimo numero ruota attorno al concetto di ‘colpa’. “Nella mia esperienza bisogna individuare la causa per capire se è colpa o senso di colpa”, scrive nella rubrica ‘Lo sfogatoio’ il fondatore del giornale Fabio Tolomelli, anche lui seguito dai servizi. Il giornale è nato nel 2006 proprio dall’esigenza degli utenti di avere un posto dove riportare le loro emozioni. “Quando ci si ammala è il momento più brutto della vita – continua Tolomelli – si fa fatica a capire se e quanto si è malati. Io mi sono accorto che scrivere mi aiutava e mi sono convinto che un giornale poteva essere un modo per aiutare a far star meglio anche altre persone”.

‘Il Nuovo Faro’ raccoglie le testimonianze di chi sta male, dei loro famigliari e degli operatori. Ha una tiratura di 1000 copie e viene distribuito nei centri di salute mentale di Bologna e provincia, ma anche nei centri sociali, biblioteche, scuole e ambulatori medici, con lo scopo di rafforzare il rapporto tra chi è in cura, la cittadinanza e il territorio. “Mi sembra come se qualcuno avesse visto il giornale come un bambino nudo bisognoso di un nuovo vestito” racconta un redattore. Ma c’è anche a chi questo cambio di immagine ricorda la favola di Pinocchio perché “il giornale si è trasformato da un burattino di legno ad un bambino in carne ed ossa”. Il futuro de Il Nuovo Faro è inserito all’interno del progetto ‘Habitat’, promosso dalle associazioni Il Ventaglio di Orav, Diavoli Rossi, Spazio e Amicizia nell’ambito del programma ‘Prisma’.  (irene leonardi)  

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