Bologna, revocato il permesso umanitario a 15 tunisini
Lampedusa, 15 febbraio 2011
Bologna - Avevano avuto potuto beneficiare di una misura umanitaria di protezione, ma "non hanno saputo cogliere questa opportunita' di integrazione" e, al contrario, "hanno dimostrato di essere persone pericolose". E' con questa motivazione che il Questore di Bologna, Vincenzo Stingone, ha revocato il permesso di soggiorno temporaneo di sei mesi a 15 tunisini, tutti arrivati in Italia tra l'1 gennaio e il 5 aprile: in soli tre mesi hanno collezionato un gran numero di denunce per spaccio, rapina aggravata, ricettazione, porto abusivo di armi e oggetti atti a offendere, furto aggravato e, in un caso, anche violenza sessuale. Molti di loro, inoltre, sono stati arrestati in flagranza. Essersi 'macchiati' di un arresto oppure di una denuncia, fa sapere la Questura in una nota, e' condizione sufficiente per il diniego del permesso di soggiorno, per cui Stingone e' arrivato alla conclusione che questi stranieri "non possono beneficiare di tale misura di protezione", spiegano da piazza Galilei. Ora i 15 stranieri, alla luce della revoca, se verranno rintracciati dovranno essere sottoposti a respingimento o espulsione: lo stabilisce il decreto del presidente del Consiglio dei ministri. (DIRE)