14 dicembre 2021 ore: 10:32
Società

Bologna, uno sportello per denunciare le discriminazioni

di Alice Facchini
Co-progettato dal Comune insieme a 28 associazioni del terzo settore, il servizio conterà su 35 operatori e sarà attivo dal 14 dicembre: le attività andranno dal supporto legale a quello psicologico, fino alla mediazione culturale e alla gestione dei conflitti
razzismo discriminazioni

BOLOGNA - Uno sportello che contrasterà le discriminazioni su basi razziali, etniche, religiose, per origine o provenienza. Dirette e indirette. Martedì 14 dicembre a Bologna inaugura lo Spad - Sportello Antidiscriminazioni, che avrà sede presso il centro interculturale Zonarelli. E un’attenzione specifica sarà dedicata alle discriminazioni multiple e intersezionali.

Affitti negati a chi è nero, vaccini non erogati, discriminazioni sul lavoro, sugli autobus, per strada, battutine fastidiose, ironici sottintesi. L’obiettivo sarà quello di orientare le persone vittime o testimoni di discriminazioni, prendendo in carico le loro segnalazioni e valutando le soluzioni più adeguate: mediazione interculturale, intermediazione e mediazione dei conflitti, relazione con l'agente discriminante, supporto legale, psicologico ed emozionale. Importante sarà anche la funzione di orientamento verso altri servizi del territorio dedicati ad altri fattori di discriminazione, con cui lo sportello è in costante dialogo.

Lo Spad, che per il momento è un progetto pilota della durata di 11 mesi, conterà su 35 operatrici e operatori, di cui 5 comunali e 30 provenienti dal mondo del terzo settore: il personale è stato formato sui temi dell'antidiscriminazione, dell'ascolto e dell'orientamento alle potenziali vittime e testimoni di discriminazione. In particolare, l’associazione interculturale Universo si occuperà di ascolto e orientamento, Diversa/mente di supporto alle vittime, Africa e Mediterraneo di informazione e sensibilizzazione, mentre Cospe gestirà l’Osservatorio. A queste si aggiunge Asgi, che si attiverà per le consulenze legali.

Lo sportello è aperto tutti i martedì, dalle 9 alle 13 e ogni giovedì dalle 15 alle 19. Inoltre, dal lunedì al venerdì mattina e il giovedì anche nel pomeriggio, è attivo anche un numero per prendere appuntamenti o chiedere informazioni (0512196329) e un cellulare ( 3317567412) al quale inviare messaggi via WhatsApp. Tutte le lingue vanno bene.

Lo sportello promuoverà anche percorsi di informazione e formazione, e avrà una funzione di osservatorio sulle discriminazioni per origine o provenienza, razziali e religiose che, sulla base dell'analisi ed elaborazione delle segnalazioni pervenute allo sportello, offrirà un orientamento sull'attivazione di misure per rispondere ai bisogni rilevati, ad esempio su discriminazioni ricorrenti per le quali si rivela necessario intervenire in maniera strutturale.

Il servizio si aggiunge alle attività che la rete antidiscriminazioni già svolge sul territorio, per consolidarle e metterle in rete con i servizi pubblici e con le realtà del terzo settore che nel loro lavoro quotidiano hanno modo di interfacciarsi con le problematiche concrete delle persone straniere, che spesso non giungono ai servizi di contrasto alle discriminazioni. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Odihr/Osce, che ogni anno pubblica un rapporto internazionale sui reati d’odio, si è passati da 472 reati riportati nel 2013 a 1.111 del 2018, con una netta prevalenza dei reati di matrice razzista e xenofoba.

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