Bonanni: ''Svizzera? Lavoratori italiani vanno tutelati''
Roma - "L'esito del referendum svizzero rischia di trascinarsi in polemiche inutili e strumentali laddove invece occorre che la comunita' internazionale avvii una riflessione seria ed articolata per giungere a soluzioni condivise in tema di immigrazione e lavoro". Lo ha detto il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni, nel corso del Comitato Esecutivo della Cisl riunito a Firenze, commentando l'esito del referendum di ieri in Svizzera.
"Nessuno puo' mettere in discussione i trattati internazionali ed il diritto alla liberta' di circolazione- ha aggiunto- I lavoratori italiani frontalieri devono essere tutelati. Ma e' chiaro che ci sono paesi che rischiano di dover fronteggiare in totale solitudine flussi di persone provenienti dai paesi stranieri, ma anche comunitari, ai quali va data una risposta europea prima che nazionale. Ecco perche' se il problema e' europeo e non solo della Svizzera, serve una governance comune del fenomeno migratorio che non puo' essere scollegato da una attenta valutazione della capacita' di assorbimento nei mercati del lavoro di ciascun Paese. Una governance dunque che riesca a dare risposte concrete ai bisogni della persona, ma anche capace di prevenire e contrastare forme di dumping sociale e contrattuale che ledono il lavoro e la dignita' dei lavoratori e lavoratrici autoctoni, immigrati e transfrontalieri. In questo senso la vicenda elvetica e' l'occasione per ridisegnare insieme i confini della politica europea per una ripresa economica, sociale ed occupazionale che passi attraverso la definizione di regole comuni in tema di lavoro, immigrazione e solidarieta' sostenibile. Solo cosi' possiamo tornare a crescere ed a restituire serenita' e benessere ai Paesi che oggi piu' esposti alla crisi economica rischiano di essere lasciati soli a gestire le emergenze umanitarie che bussano alle porte dell'Europa".
(DIRE)