25 maggio 2016 ore: 18:55
Famiglia

Bonus bebè, Lorenzin: vogliamo ridare prestigio alla maternità

"Il bonus bebe' e' una proposta concreta, che ho fatto insieme al mio partito, per vincere il tema della denatalita' nel nostro Paese. Sicuramente non e' l'unica e andra' inserita in un grande pacchetto famiglia; per ora i beneficiari sono circa il ...
Bonus bebè 2016. Culle

"Il bonus bebe' e' una proposta concreta, che ho fatto insieme al mio partito, per vincere il tema della denatalita' nel nostro Paese. Sicuramente non e' l'unica e andra' inserita in un grande pacchetto famiglia; per ora i beneficiari sono circa il 70% delle coppie che vedranno un raddoppio del bonus bebe', che di fatto per le coppie meno abbienti significa un vero e proprio sostegno reale alla maternita'". Lo ha detto in ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenendo oggi a Roma al convegno 'Il futuro dell'alta complessita'', che si e' svolto presso l'European Hospital (in via Portuense 700).

"Dal 2010 al 2015- ha proseguito- l'Italia ha perso il 12% di bambini nati e, nonostante il bonus, siamo andati sotto soglia dei 488mila nati. Quest'anno, per fare un esempio, e' nato un numero di bambini che corrisponde piu' o meno agli abitanti di una grande citta' italiana. Con questo trend tra dieci anni, quindi nel 2026, nasceranno nel nostro Paese 356mila bambini. Non serve fare allarmismo, ma se si proiettano questi dati nel futuro, sorgono alcune domande: chi paghera' le nostre pensioni? Chi paghera' l'assistenza sanitaria? Per quale motivo si dovrebbe avere un'impresa in Italia? Chi comprera' i prodotti?".

Secondo Lorenzin, poi, in Italia c'e' il grande mito che i figli "li fanno gli extracomunitari- ha proseguito- ma non e' vero: quest'anno, su quei 488mila, il 10% sono figli di extracomunitari e un altro 10% di persone appartenenti alla Comunita' europea. Loro ne fanno pochi, quindi, e se dalla cifra totale togliamo anche quel 20% di bambini non me rimane proprio nessuno". Ma perche' non nascono bambini in Italia? Negli ultimi cinque anni, con la crisi economica, ovviamente il trend e' aumentato, ma "i bambini, in realta'- ha spiegato il ministro- hanno smesso di nascere da trent'anni. C'e' stato un profilo di abbassamento della curva, tanto e' vero che noi abbiamo un tasso di sostituzione dell'1,3%".

Siccome negli ultimi 30 anni sono nate meno persone, ha spiegato ancora Lorenzin, quindi "sempre meno donne, ergo meno donne fertili, in teoria oggi per sconfiggere la denatalita' non basta piu' neppure fare due figli, ma dovremmo farne tre. La maternita' deve quindi essere messa al centro della nostra agenda e deve soprattutto acquistare un prestigio sociale, perche' nei fatti fare figli non e' piu' 'cool'. Dobbiamo anche vincere la frase, che mia madre mi ha ripetuto per una vita, secondo cui 'Prima ti devi sistemare e poi puoi fare figli'. Ma non ci si sistemera' mai, cosi' si rischia di fare un figlio all'ultimo, come e' successo a me, anche se con i gemelli mi e' andata di lusso. C'e' bisogno di un'operazione culturale e di ridare prestigio alla maternita'".

Secondo il ministro, infine, oggi "l'ammortizzatore sociale della famiglia, cioe' i nonni, non ci sono piu': facciamo i figli a 40 e i nonni ne hanno 80... Ma dove vogliamo andare? Le donne devono poi lavorare, perche' non e' vero che se non lavorano fanno figli, e' tutto il contrario: i tassi di disoccupazione femminile si equiparano ai tassi di denatalita' in Italia- ha concluso Lorenzin- andando di pari passo". (DIRE)

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