8 aprile 2016 ore: 17:02
Immigrazione

Brennero, l'Austria rassicura: ma "l'Italia registri i migranti"

Incontro tra i ministri Johanna Mikl-Leitner e Alfano. L'Austria assicura che Vienna farà di tutto per evitare la chiusura ma spetta all'Italia rispettare le procedure di gestione degli arrivi. Già pronto il piano per "il peggiore dei casi”. Tra Italia e Austria scambio di informazioni settimanale
Migranti - chiusura Brennero
Johanna Mikl-Leitner
Johanna Mikl-Leitner
BRUXELLES - L'Austria “farà di tutto contro la chiusura del Brennero” ma quello che succederà nelle prossime settimane dipenderà soprattutto dall'Italia: le porte rimarranno aperte solo se il paese sarà in grado di gestire in modo rigoroso gli arrivi. È questo il messaggio portato in Italia dal ministro degli Interni austriaco, Johanna Mikl-Leitner volato oggi a Roma per discuterne direttamente con l'omologo, Angelino Alfano. La questione sembra preoccupare non poco Vienna, convinta che con la rotta dei Balcani ormai sigillata, l'entrata in vigore dell'accordo tra Unione europea e Turchia e l'avvicinarsi della bella stagione, i flussi dal Mediterraneo centrale possano ingrossarsi in modo considerevole. Nel corso di un'intervista rilasciata poco prima della partenza per Roma ad un'agenzia austriaca, Mikl-Leitner si è detta addirittura convinta che i flussi potrebbero raddoppiare, passando dai 150 mila sbarchi del 2015 a circa 300mila nel 2016. “L'Italia - ha chiarito parlando con la stampa il ministro - non può pensare che il Brennero resti aperto, se dovessero verificarsi flussi migratori fuori controllo”.  
 
- Lo stesso messaggio che la rappresentante del governo viennese ha voluto portare oggi a Roma. “Faremo di tutto per garantire la libertà di viaggiare attraverso il Brennero”, ha garantito il ministro dopo il faccia a faccia con Alfano ma “alcune procedure – ha aggiunto – sono necessarie: il governo italiano deve garantire, tra le altre cose, che tutti i rifugiati siano registrati negli hotspot e siano alloggiati in prossimità”. Il messaggio che deve passare, insiste Vienna, è che “i migranti non possono scegliere dove registrarsi”. 
 
E se invece l'Italia non dovesse riuscire a tappare tutte le falle del suo sistema di accoglienza dei migranti? Se si dovesse arrivare a flussi migratori incontrollati, chiarisce Mikl-Leitner, l'Austria dovrà controllare “rigorosamente” i suoi confini. In sostanza: “Si aumenterà il controllo delle frontiere con tutti i mezzi tecnici”, arrivando probabilmente anche al dispiegamento di quelle “centinaia di soldati” che, secondo il ministro della Difesa austriaco, sarebbero già pronti ad intervenire per rafforzare la sicurezza dei confini del paese. D'altra parte il ministro Alfano “è informato che l’Austria è il secondo paese più colpito dai flussi migratori in Europa”, ha sottolineato la ministra, ricordando: “Abbiamo accolto novantamila persone lo scorso anno e non possiamo accoglierne altri, soprattutto con flussi di queste dimensioni, perché vogliamo integrarli”. 
 
Da ora in avanti, si è stabilito nel corso dell'incontro, Italia e Austria avranno un completo scambio di informazioni su base settimanale. “Daremo all'Italia tutte le informazioni utili a impedire” la chiusura delle frontiere, ha assicurato il ministro austriaco, ma Roma è già stata informata anche di come funzioneranno le cose “nel peggiore dei casi”.
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