9 aprile 2015 ore: 16:22
Disabilità

Budrio celebra Johannes Schmidl, l’uomo che ha umanizzato l’ortopedia protesica

A 50 anni dalla presentazione della prima protesi mioelettrica, Budrio dedica una mostra, un convegno e una pubblicazione al primo direttore del Centro protesi Inail, colui che ha posto le basi per farlo diventare un’eccellenza. Il 10 aprile l’inaugurazione della mostra, il 21 il convegno
Johannes Schmidl

Johannes Schmidl in una immagine di repertorio

Johannes Schmidl in due immagini di repertorio
Johannes Schmidl 2

BUDRIO (Bologna) - Quando nel 1952, in seguito alla morte del padre, si trova a fare i conti con la responsabilità di dover ereditare l’azienda ortopedica di famiglia, Johannes Schmidl (1932-1996) decide che non sarebbe stato semplicemente come un fabbricante di braccia e gambe, perché, come ha raccontato in un’intervista rilasciata nel 1973, “ero molto più interessato al lato umano, volevo avere pazienti da aiutare, non solo ordini da riempire”. Dopo una peregrinazione negli istituti ortopedici più importanti d’Europa, a 28 anni Johannes Schmidl approda a Budrio, alla guida dell’Officina ortopedica del Centro di rieducazione funzionale Inail di Vigorso. È il 1960. Cinque anni dopo, il 20 aprile 1965, presenta la prima protesi mioelettrica per arto superiore. È il primo risultato della decisione di ridefinire le priorità della ricerca, ponendo l’uomo al centro di qualsiasi tentativo di sviluppo tecnologico. In pochi anni, l’Officina si impone a livello mondiale. Sono passati 50 anni da allora e Budrio, su iniziativa della Pro Loco e con il patrocinio del Comune e del Centro Protesi Inail, si prepara a celebrare Schmidl, l’uomo che ha umanizzato l’ortopedia protesica. In programma ci sono una mostra, un convegno e una pubblicazione. “Nel 1960 Inail con una decisione creativa decise di stabilire a Budrio un centro innovativo e di affidare la direzione a un giovane – ha dichiarato Angelo Andretta, attuale direttore del Centro Protesi Inail – Gli ultimi 50 anni hanno dimostrato che è stata la scelta giusta. Con questa iniziativa, celebriamo una figura importante sia per Inail, perché ha portato il Centro a essere un’eccellenza nella protesica, che per la comunità perché stabilire a Budrio il Centro protesi ha costituito un elemento di ricchezza per il territorio”.

Johannes Schmidl

“Schmidl si sentiva un budriese”. A parlare è Ferruccio Melloni della Pro Loco. Ex sindaco di Budrio, Melloni ha conosciuto personalmente il primo direttore del Centro protesi. “È successo per lui quello che succede a tanti che si trasferiscono in un posto e si trovano meglio di chi ci è nato – racconta – Per Hannes, come lo chiamavano tutti, è stato così. Aveva i suoi amici qui, com’è ovvio dato che ci ha vissuto per oltre 30 anni, i suoi figli parlavano in dialetto”. Melloni ha sottolineato come Schmidl abbia avuto un impatto positivo per Budrio, “il suo entusiasmo ha contagiato tanti budriesi che negli anni hanno lavorato al Centro protesi” e come in un periodo in cui la manualità contava molto, “Schmidl si è trovato come collaboratori tecnici altamente qualificati e con una grande esperienza”. Tecnici il cui lavoro ha contribuito a fare del Centro protesi l’eccellenza che è oggi. “Questa iniziativa è una testimonianza importante per il futuro perché trasferisce nelle generazioni successive la conoscenza di un pezzo di storia di Budrio”, ha concluso Melloni.

L’esposizione (allestita nella Sala Rosa di Palazzo Medosi Francassati a Budrio) è costituita da 40 ingradimenti fotografici, pubblicazioni, documenti e alcune bacheche verticali provviste di una selezione di protesi di arto superiore, capaci di restituire al visitatore la possibilità di osservare l’evoluzione storica della protesi, in particolare di quella a comando mioelettrico. L’inaugurazione è in programma il 10 aprile alle 17.30 e sarà possibile visitare la mostra fino al 26 aprile. Il volume “Johannes Schmidl, oltre la disabilità” (TipoLitografia Inail di Milano), realizzato dallo studioso di storia Leonardo Arrighi, contiene il racconto della vita di Schmidl sin dall’infanzia, la tradizione famigliare nel campo dell’ortopedia e la storia delle protesi fino alla nascita della prima protesi mioelettrica. Il convegno si terrà il 21 aprile alle 21 alle Torri dell’Acqua di Budrio. (lp)

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