C’è la firma di Padoan, stabilizzato il Fondo per la non autosufficienza
FIRENZE - Entrano nel vivo i lavori della quinta Conferenza Nazionale sulle politiche della disabilità, con una buona notizia. Il direttore generale per l’Inclusione e le Politiche sociali del ministero del Lavoro, Raffaele Tangorra, ha annunciato che proprio questa mattina, con la firma da parte del ministro dell’Economia Carlo Padoan del relativo decreto di riparto (l’ultima delle cinque firme ministeriali necessarie), il fondo per la non autosufficienza è diventato strutturale. Sul fondo per la non autosufficienza, pari oggi a 400 milioni l’anno Tangorra ha precisato. “Il fondo ha avuto un’innovazione fondamentale: è stato stabilizzato, cioè dura per sempre”. Tangorra ha poi avviato la discussione sull’attuazione programma d’azione biennale, presentando tre delle tre macro-aeree di maggiore importanza: il piano per non la non autosufficienza, il dopo di noi e vita indipendente e l’inserimento lavorativo.
- “I temi trattati non possono essere analizzati singolarmente, ma vanno inseriti in una cornice molto più ampia: le politiche sulla disabilità sono trasversali”, ha chiarito il presidente della Fish, Vincenzo Falabella che, a margine dei lavori, ha sottolineato il timore che le azioni previste dal Programma biennale possano restare solo dei buoni propositi. “Per garantire l’inclusione sociale delle tante persone con disabilità occorre intervenire e tutelare il diritto alla salute, il diritto all’inclusione scolastica e il diritto alla formazione e al lavoro”. In altre parole, per Falabella si tratta di “tre pilastri fondamentali, che vanno visti non in maniera esattoriale, ma in cornice più ampia, perché toccano molti punti della vita delle persone”. “Garantire uguaglianza e pari opportunità sono principi intrinseci della convenzione Onu e della Carta costituzionale – ha aggiunto –. Il Comitato dell’Onu ha invitato l’Italia ad assumere responsabilità in merito a diversi punti che riguardano la reale applicazione del dettato della Convenzione Onu”. La Fish chiede, dunque, “che si passi dalla politica degli annunci a quella dei fatti”. “Il prossimo programma di azione ne sarà la dimostrazione tangibile – ha concluso il presidente della Fish – e ci auspichiamo che, a differenza del primo che è rimasto quasi totalmente inattuato (solo poco più di una decina di azioni su 127 di programma), possa trovare attuazione concreta”.
“La Conferenza è un momento importantissimo – ha detto Francesco Bettoni, presidente della Fand – per fare il punto su quello che si è fatto o non si fatto, e soprattutto su quello che si deve fare, stabilendo delle priorità. Il fatto di avere stanziato definitivamente, sperando in crescita, il fondo per la non autosufficienza è il segnale di un’inversione di tendenza – ha aggiunto –. Così come è positiva la stabilizzazione di 20 milioni di euro l’anno per la dotazione del fondo per il diritto al lavoro dei disabili. Sono segnali di controtendenza, certamente non sufficienti, ma almeno siamo su una strada nuova”, ha concluso Bettoni. (ap)